Osho Rajneesh: differenze tra le versioni

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*Il Tantra afferma che non puoi raggiungere l'uno lottando nella dualità, non puoi giungere a un punto non-duale scegliendo uno dei due poli. Non sarà la scelta a condurti all'uno, ma l'osservazione priva di scelta: una testimonianza [[imparzialità|imparziale]]. (p. 263)
*Io vedo te, poi qualcun altro, e così all'infinito. Dalla nascita alla morte non faccio altro che vedere oggetti. Ma colui che vede, che osserva questo processo, viene dimenticato, smarrito nella folla. La folla è costituita di oggetti e il soggetto va perduto. (p. 266)
*E non porre limiti a questa percezione, sentila in modo illimitato. Non crearle un confine intorno: non ce ne sono. Essa non finisce mai. Il mondo non comincia e non finisce da nessuna parte, l'esistenza non ha [[inizio e fine|inizio né fine]]. Anche tu non hai inizio né fine. (pp. 280-281)
*Se riesci a percepire in te stesso un punto che è sia il conoscitore sia il conosciuto, hai trasceso l'oggetto e il soggetto, la materia e la mente, l'esteriore e l'interiore. Sei arrivato a un punto in cui il conoscitore e il conosciuto sono una cosa sola: non esiste divisione. (p. 318)
*Il tempo esiste per chi deve raggiungere una meta. Ricorda: il tempo può esistere solo quando devi arrivare da qualche parte. Se non devi raggiungere nulla, il tempo che senso ha? Non c'è fretta. (p. 337)