Adolfo Bioy Casares: differenze tra le versioni

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==''Diario della guerra al maiale''==
*L'accettazione delle proprie limitazioni può essere una triste [[saggezza]]. (III; 2007)
*Vidal pensò che nella vita arriva sicuramente un momento in cui una persona, qualunque cosa faccia, annoia soltanto. Resta allora solo un modo per recuperare il prestigio: morire. (XVI; 2007)
*[...] noi uomini abbiamo imparato ad aspettare. Sebbene non ci sia assolutamente niente al termine dell'attesa, noi aspettiamo. (XL; 2007, p. 228)
*Forse uno dei pochi insegnamenti della vita era che nessuno deve rompere una vecchia amicizia perché scopre una debolezza o una miseria nell'amico. In casa sua {{NDR|Vidal}} si era accorto che ognuno degli inquilini, nell'intimità, era schifosamente debole, ma anche, in mezzo alle varie complicazioni del vivere e del morire, coraggioso. (XLV; 2007)
 
===''Il sogno degli eroi''===
===[[Incipit]]===
Nel corso dei tre giorni e delle tre notti di carnevale del 1927 la vita di Emilio Gauna raggiunse il suo primo e misterioso culmine. Se qualcuno sia stato in grado di prevedere il terribile termine accordato e, da lontano, abbia alterato il flusso degli eventi, non è cosa facile da stabilire. Certamente, una soluzione che indicasse un oscuro demiurgo come autore dei fatti che la povera e frettolosa intelligenza umana vagamente attribuisce al destino, più che una luce nuova aggiungerebbe un problema nuovo. {{NDR|Adolfo Bioy Casares, ''Il sogno degli eroi'', traduzione di Livio Bacchi Wilcock, Bompiani, 1968}}
 
===Citazioni===
*Nel [[futuro]] c'è tutto, perché tutto è possibile. (XIII)
*Gauna si domandava se un uomo poteva essere innamorato di una donna e desiderare, con disperato e segreto impegno, di liberarsi di lei. (XXVI)
*Il [[destino]] è un'utile invenzione degli uomini. (XXXV)
 
==''L'invenzione di Morel''==
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===''Gli affanni''===
Il mio primo amico fu Eladio Heller. Lo seguirono Federico Alberdi, per il quale il mondo era chiaro e senza splendore, i fratelli Hesparrén, «Caprone» Rauch, che scopriva i difetti di ciascuno; molto tempo dopo arrivò Milena. {{NDR|Adolfo Bioy Casares, ''Un leone nel parco di Palermo'', a cura di Glauco Felici, Einaudi, 2005}}
 
===''Il sogno degli eroi''===
Nel corso dei tre giorni e delle tre notti di carnevale del 1927 la vita di Emilio Gauna raggiunse il suo primo e misterioso culmine. Se qualcuno sia stato in grado di prevedere il terribile termine accordato e, da lontano, abbia alterato il flusso degli eventi, non è cosa facile da stabilire. Certamente, una soluzione che indicasse un oscuro demiurgo come autore dei fatti che la povera e frettolosa intelligenza umana vagamente attribuisce al destino, più che una luce nuova aggiungerebbe un problema nuovo. {{NDR|Adolfo Bioy Casares, ''Il sogno degli eroi'', traduzione di Livio Bacchi Wilcock, Bompiani, 1968}}
 
===''In memoria di Paulina''===
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==Bibliografia==
*Adolfo Bioy Casares, ''Diario della guerra al maiale'', traduzione di Romana Petri, Cavallo di ferro, 2007.
*Adolfo Bioy Casares, ''Il sogno degli eroi'', traduzione di Livio Bacchi Wilcock, Bompiani, 1968.
*Adolfo Bioy Casares, ''L'invenzione di Morel'', introduzione di [[Jorge Luis Borges]], traduzione di Livio Bacchi Wilcock, Milano, Bompiani, 1985.
*Adolfo Bioy Casares, ''L'invenzione di Morel'', introduzione di Jorge Luis Borges, traduzione di Livio Bacchi Wilcock, Milano, Bompiani, 2007.