Ernst Jünger: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*A casa credono spesso che siamo così coraggiosi da non tenere la vita in alcun conto; io però ho vissuto abbastanza a lungo tra i combattenti per sapere che non esiste un uomo senza paura. Senza la paura anche il [[coraggio]] sarebbe privo di senso; essa è l'ombra scura contro cui il rischio appare più vivace e più attraente. (da ''Prima Linea'', p. 10)
*[...] c'è un elemento che non viene mai descritto abbastanza chiaramente: è il momento in cui l'uomo, appostato in agguato, ti compare davanti al volto a brevissima distanza. Un brivido, che non si può paragonare con nessun'altra sensazione, corre allora attraverso i sensi. Già i nostri lontani antenati, che lottarono contro bestie gigantesche devono aver avvertito che l'uomo è certamente un avversario d'altra natura e anche per noi che siamo abituati a restare intere settimane in mezzo agli orrori, questo incontro rappresenta sempre la prova di forza più dura. (da ''Linea principale di resistenza'', p. 52)
*Già ora, quando nei giorni di licenza sfoglio i miei diari, mi pare di leggere gli appunti di una mano sconosciuta. <br/> C'è tuttavia qualcosa di particolare di cui si conserva il ricordo: lo si avverte immediatamente quando si attraversa il campo aperto. La guerra ha il suo odore inconfondibile, un sentore del tutto singolare. Lo si riconosce come quando, sognando, ritornano in mente altri sogni completamente dimenticati. La [[guerra]] è una di quegli ambiti in cui si riscoprono i suoni originari, come quello del vento che spira e volteggia al di sopra dei campi a folate sempre più sottili, sempre più oscure. Non c'è melodia più profonda. (da ''Prima Linea'', p. 101)