Luigi Garlando: differenze tra le versioni

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*[[Johan Cruijff]] [...] era un attaccante che costruiva gioco e che trovavi anche in difesa. Era tutto. Se proprio vogliamo definirlo: era un calciatore in viaggio perenne con la palla al piede.<ref>Da ''C'era Cruijff sulla Luna con Armstrong'', ''Sportweek'', nº 25 (942), 22 giugno 2019, p. 11.</ref>
*[[Zdenek Zeman]], quando si poteva ancora, vestiva di [[Tabagismo|fumo]] in panchina. Nuvole come fumetti di un grande pensatore che ha ridisegnato le linee di gioco in campo, con [[Attaccante|attaccanti]] che correvano come nei cartoni animati, ma fumo anche come [[metafora]] dell'inconsistenza delle sue difese che troppo spesso si squagliavano nell'aria.<ref>Da ''L'abito fa il tecnico'', ''Sportweek'', nº 38 (955), 21 settembre 2019, p. 13.</ref>
*Il [[portiere]] nella interpretazione moderna del gioco è percepito come un guastafeste, come un imbucato alla festa, come una specie di [[terrorista]] che cospira contro la [[felicità]] pubblica. Se la [[gioia]] del calcio è il gol e se i padroni del circo hanno interesse a vendere [[Televisione|televisivamente]] lo spettacolo più gioioso possibile, è chiaro che chi si affanna per non fare entrare i palloni in rete diventa un eversivo e, come tale, deve essere perseguito e limitato.<ref name="Portiere">Da ''Che autogol il rigore sui rigori'', ''Sportweek'', nº 39 (956), 28 settembre 2019, p. 11.</ref>
*Un portiere è un [[angelo]]. Ha scelto quel ruolo perché ama [[volare]]. Ha deciso di barattare la sua sofferta unicità (la maglia diversa, la solitudine, la distanza dall'abbracio dei compagni quando segnano) con quel privilegio: poter volare.<ref name="Portiere"/>
 
{{Int2|''[http://www.gazzetta.it/premium/plus/Calcio/30-04-2013/zanetti-ancora-partita-poi-fai-facchetti-20311103744.shtml Zanetti ancora una partita, poi fai il Facchetti]''|''Gazzetta.it'', 30 aprile 2013}}