Ultime parole da Twin Peaks: differenze tra le versioni

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*Laura... ('''Leland Palmer''')
::{{spiegazione|Riuniti tutti i principali sospettati della morte di Laura alla Roadhouse, Cooper ricorda il sogno che aveva fatto in cui, mentre il misterioso Nano balla nella stanza rossa, Laura Palmer gli sussurra all'orecchio il nome del suo assassino, ovvero il padre Leland: subito dopo, Cooper rivede al centro della Roadhouse il Gigante che, come promesso, gli restituisce il suo anello ora che ha risolto il mistero. Fingendo di incriminare Ben e chiedendo a Leland di seguirlo alla centrale di polizia, Cooper riesce con l'inganno a chiuderlo in cella: inizialmente infuriato, un divertito BOB confessa di essere l'autore degli omicidi e di aver posseduto per anni il povero Leland. Dopo che gli agenti hanno lasciato la stanza BOB decanta la formula dei demoni della Loggia Nera e, sbattendo ripetutamente la testa di Leland contro la porta della cella, lo abbandona definitivamente: mentre scatta l'allarme antincendio, Albert, Truman e Cooper entrano nella cella e sentono come il moribondo e disperato Leland ricordi tutti gli orrori che è stato costretto a perpetrare per colpa di BOB, compreso l'omicidio della figlia. Presolo tra le proprie braccie, Cooper lo conforta con passaggi del libro dei morti, invitandolo a concentrarsi sulla luce che lo pervade: vedendo in quella luce la figlia Laura che gli sorride, Leland spira in pace sotto gli sguardi commossi di Cooper, Truman e Albert.}}
::{{spiegazione|Arrivato alla soluzione del mistero, Dale Cooper riesce con l'inganno a far rinchiudere in cella Leland Palmer, posseduto da BOB. Interrogato da Cooper, dall'agente Albert Rosenfield e dallo sceriffo Truman, lo spirito confessa gli omicidi di Laura, Maddy e Teresa Banks e deride follemente Cooper e il suo corpo ospitante, Leland. Mentre i tre uomini discutono fuori dalla cella, BOB costringe Leland a scagliarsi fortemente contro la porta della cella, per poi abbandonarlo per sempre, mentre il poveretto viene raggiunto dai tre. Lucido dopo tanto tempo, Leland si dispera per tutte le malvagità che è stato costretto a perpetrare: tuttavia viene confortato dall'agente Cooper con la meditazione trascendentale e spira in pace, con negli occhi una visione della figlia Laura.}}
 
*Ehi, ti conosco per caso? ('''Jean Renault''')