Ernst Jünger: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Il processo ai partecipanti all'attentato contro Hitler del 20 luglio 1944}} Egli {{NDR|Delius}} ha raccontato particolari atroci sulla passione sofferta dai nostri amici e conoscenti prima della loro esecuzione. Gli epiteti usati dal presidente del tribunale popolare nei riguardi di [[Friedrich-Werner Graf von der Schulenburg | Schulenburg]] e degli altri accusati con lui sono stati o «canaglia Schulenburg» o «criminale Schulenburg». Una volta, quando questo tipo patibolare, per distrazione, gli si era rivolto con un «conte Schulenburg» egli lo ha corretto con un inchino: «Canaglia Schulenburg, prego». Un gesto, che me lo ha fatto ricordare vivamente. (da ''Nota di diario del 5 novembre 1944, Kirchhorst'', p. 464)
*«La terra sarà maledetta per colpa tua; tu ne mangerai il frutto con affanno tutti i giorni della tua vita» ''[[Genesi]]'', 3-1.<br/>Questo passo corrisponde a quello di [[Esiodo]], nel quale si afferma che gli dèi hanno reso affannoso agli uomini procurarsi il cibo, mentre prima bastava il lavoro di una sola giornata per un anno intero.<br/>La vera [[abbondanza]], la copiosità paradisiaca, sta al di fuori del tempo. Là si trova anche la terra delle grandi, immediate creazioni, come le descrive il mito e le illustra la ''Genesi''. E là non esiste la morte. Nell'amplesso d'amore è rimasta in noi una scintilla della grande luce di tale mondo creativo: voliamo, come scagliati da una balestra, al di là del tempo. (da ''Nota di diario del 15 dicembre 1944, Kirchhorst'', p. 483)
*La lirica di Trakl è simile al volgere di un [[caleidoscopio]] fantastico, che dietro il suo vetro opalescente, nel bagliore lunare, ripete poche, ma pure pietre, in combinazioni monotone. (da ''Nota di diario del 14 marzo 1945, Kirchhorst'', p. 512)
*Ho visto una grande quercia adorna come un albero di Natale di pesci spada più lunghi di un uomo. Il colore degli animali, che si avvolgevano a lenze di seta, variegava come la madreperla, passando dall'azzurro profondo a tutte le sfumature dell'arcobaleno. Ho visto, da una certa distanza, il giocattolo al quale avevano collaborato Nettuno, Diana, e Helios, e ne ho udito nel medesimo tempo, ''stereoscopicamente'' il ''carillon''. (da ''Nota di diario del 6 aprile 1945, Kirchhorst'', p. 523)
 
==''La capanna nella vigna. {{small|Gli anni dell'occupazione, 1945-1948}}''==