Andrea Emo: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Andrea Emo==
*Dove è luce ivi è fuoco, cioè una terribile distruzione. Non è possibile che sorga una luce, una illuminazione, senza che ad essa corrisponda come causa diretta, una distruzione essenziale, una spaventosa tragedia. Anzi la luce è l'altro aspetto, (l'aspetto spirituale?) della tragedia.<ref>Da ''Aforismi per vivere. {{small|Tutte le parole non dette si ricordano di noi}}'', a cura di Raffaella Toffolo, postfazione di [[Massimo Donà]], Mimesis, Milano, 2017, p. 58. ISBN 978-88-8483-586-4</ref>
*Il [[pensiero]] è maschile, il [[sentimento]] è femminile.<ref>Citato in Marcello Veneziani, ''Imperdonabili'', Venezia, 2017, p. 477, ISBN 978-88-317-2858-4</ref>
*Il [[timidezza|timido]] è un animo gentile che dà tanta importanza agli altri, non si ritiene degno di esistere e si vergogna di sé stesso.<ref>Citato in [[Marcello Veneziani]], ''Imperdonabili'', Venezia, 2017, p. 479, ISBN 978-88-317-2858-4</ref>
 
*Quando apro la finestra del mattino e vedo le regioni dell'aurora, vedo la memoria di [[Adriano]] così potentemente pietrificata e l'angelo della resurrezione che rimette nel fodero la spada dell'ira, il gladio della notte, e apre le ali verso il cielo e l'avvenire come un appello all'eternità dell'aurora.<ref>Da ''Aforismi per vivere'', p. 93.</ref>
==Aforismi per vivere==
*È un pregiudizio del secolo scorso che l'uomo desideri la [[libertà]]; in realtà esso desidera soltanto "espiare" la sua libertà, trovare un riposo e un perdono in una certezza o in una norma (tutte antitesi della libertà). L'uomo moderno come l'uomo di tutti i tempi, teme la libertà come una vertigine e la odia come un privilegio. Essa è il contrario della eguaglianza. (p. 48)
*Dove è luce ivi è fuoco, cioè una terribile distruzione. Non è possibile che sorga una luce, una illuminazione, senza che ad essa corrisponda come causa diretta, una distruzione essenziale, una spaventosa tragedia. Anzi la luce è l'altro aspetto, (l'aspetto spirituale?) della tragedia.<ref>Da ''Aforismi per vivere. {{small|Tutte le parole non dette si ricordano di noi}}'', a cura di Raffaella Toffolo, postfazione di [[Massimo Donà]], Mimesis, Milano, 2017, (p. 58. ISBN 978-88-8483-586-4</ref>)
*Quando apro la finestra del mattino e vedo le regioni dell'aurora, vedo la memoria di [[Adriano]] così potentemente pietrificata e l'angelo della resurrezione che rimette nel fodero la spada dell'ira, il gladio della notte, e apre le ali verso il cielo e l'avvenire come un appello all'eternità dell'aurora.<ref>Da ''Aforismi per vivere'', (p. 93.</ref>)
 
==''Quaderni di metafisica''==
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==Bibliografia==
*Andrea Emo, ''Aforismi per vivere. {{small|Tutte le parole non dette si ricordano di noi}}'', a cura di Raffaella Toffolo, postfazione di [[Massimo Donà]], Mimesis, Milano, 2017. ISBN 978-88-8483-586-4</ref>
*Andrea Emo, ''Quaderni di metafisica. 1927-1981'', a cura di Massimo Donà e Romano Gasparotti, Bompiani, 2006.