Drago: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 25:
*Un drago non è una fantasia oziosa. Quali che possano essere le sue origini, nella realtà o nell'invenzione, nella leggenda il drago è una potente creazione dell'immaginazione umana, ricca di significato più che il suo tumulo sia ricco d'oro. ([[J. R. R. Tolkien]])
*Una leggenda dice che discendiamo dai draghi. Anche i ragazzi che si nascondono dalla guerra nella caverna dicono che il drago li protegge. Il drago li farà rinascere come figli suoi. Avranno una loro lingua, creeranno un mondo destinato a loro. E in quel mondo nuovo, non esisterà una parola per omicidio o assassinio, non erediteranno le nostre ostilità, gli avvoltoi non li divoreranno. Quando riemergeranno, li riconosceremo come figli del drago, poiché ne porteranno i geni. Azanu ed io abbiamo chiamato nostro figlio Tesfaye e la nostra speranza verrà cresciuta dal drago, assieme agli altri suoi figli nella caverna, che li prepara a riemergere e creare la loro nuova società. (''[[Teza (film)|Teza]]'')
*Una volta un mercante di Qarth mi disse che i draghi provengono dalla luna. [...] Mi disse che la luna è un grande uovo.[...] Un tempo nel cielo c'erano due lune. Ma poi una si avvicinò troppo al sole e il suo calore la frantumò. Migliaia di draghi si riversarono dalla luna frantumato e bevvero il fuoco del sole. Ecco perché il respiro dei draghi è fatto di fuoco. Verrà il giorno in cui anche la seconda luna accetterà il bacio del sole. Anch'essa si frantumerà, e i draghi faranno ritorno. ([[George R. R. Martin]])
*Vi era un gran drago e i Babilonesi lo veneravano. Il re disse a Daniele: "Non potrai dire che questo non è un dio vivente; adoralo, dunque". Daniele rispose: "Io adoro il Signore mio Dio, perché egli è il Dio vivente; se tu me lo permetti, o re, io, senza spada e senza bastone, ucciderò il drago". Soggiunse il re: "Te lo permetto". Daniele prese allora pece, grasso e peli e li fece cuocere insieme, poi ne preparò focacce e le gettò in bocca al drago che le inghiottì e scoppiò; quindi soggiunse: "Ecco che cosa adoravate!". (''[[Libro di Daniele]]'')