Alessandro Del Piero: differenze tra le versioni
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*Non dimentico la [[Calciopoli|retrocessione in B]] [...]. Dovrò farci i conti perché è accaduto, non è stato un brutto sogno. In futuro, mi chiederanno dov'ero in quelle due stagioni, e io dirò: ero nella Juve, e ho vinto quello che ho vinto con pieno merito. [...] Però non si può fare finta di niente. In pochi mesi, come in un film dell'assurdo, sono passato dalla Coppa del Mondo al debutto in B a [[Rimini]] [...], dentro quell'aria che odorava di piadine, ce l'ho ancora nel naso. Ma la [[coscienza]] è sempre stata a posto, perché non abbiamo vinto una sola partita grazie ad aiuti esterni. [...] È stato il [[destino]], è stato qualcosa che non ho mai del tutto chiarito. Ma una cosa non si discute: quei due scudetti furono legittimi, furono totalmente nostri. (cap. ''La lealtà'', pp. 62-63)
*Può sembrare assurdo, ma lo spirito di squadra ha molto a che fare con l'[[egoismo]]. Direi che se ne nutre. Per dare il meglio agli altri devi cercare il meglio in te, devi pensare prima di tutto a te. A volte, un calciatore s'impunta per ricoprire un preciso ruolo in campo, quello e non un altro: un occhio superficiale potrebbe accusarlo di essere egoista, ma lui sta pensando al meglio per sé e, quindi, per i compagni. Lo spirito di squadra non è solo un generico "mettersi a disposizione": troppo comodo, troppo poco. No, una squadra ha sempre bisogno della perfetta sintesi delle individualità. (cap. ''Lo spirito di squadra'', p. 77)
*Quando diciamo che la Juve è la squadra [[Amore e odio|più amata e più odiata]] d'Italia, sveliamo una profonda verità. Su questa verità si sono costruiti oltre cent'anni di successi,
==Citazioni su Alessandro Del Piero==
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