Jacques Guillermaz: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: la lunga marcia rafforza l'autonomia del Partito comunista cinese
→‎Citazioni: nota ripetuta
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*{{NDR|Ch'en Tu-hsiu}} La storia ufficiale comunista ne dà un giudizio molto severo e lo accusa di essere stato soltanto un "rivoluzionario democratico-borghese" pieno di pregiudizi e di contraddizioni. Una storia che ricorda soltanto i suoi errori e ne parla sempre meno, attribuendo a Li Ta-chao [...] i meriti principali dell'introduzione del marxismo in Cina. (cap. 4, p. 61)
 
*[...] la storia ufficiale ha avuto buon gioco nel rimproverare a {{sic|Cheng}} Tu-hsiu il suo "sabotaggio" delle istruzioni di Mosca, il suo "capitolazionismo", il suo "opportunismo di destra". Sarebbe stato meglio rimproverargli la sua rassegnata lealtà, ma l'infallibilità del Komintern<ref name="Kominern">Organizzazione internazionale dei partiti comunisti, nota anche come Comintern o Terza Internazionale, attiva dal 1919 al 1943.</ref> non ci avrebbe guadagnato. (cap. 11, p. 164)
 
*Più che una rilevante impresa militare, la [[Lunga marcia|Lunga Marcia]] è un fatto politico le cui conseguenze dovevano essere immense.<br>Innanzitutto essa ha assicurato – in generale – la sopravvivenza del movimento comunista. Non si trattava semplicemente dello spostamento delle armate; insieme a esse si spostava tutto il vertice del Partito: Bureau politico, Comitato Centrale e suoi servizi; in una parola tutti i responsabili politici e militari del momento. (cap. 21, pp. 293-294)
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*Percorrendo la Cina da un capo all'altro, la Lunga Marcia trasformava in una certa misura la guerra civile da provinciale a nazionale. (cap. 21, p. 295)
 
*[...] la Lunga Marcia ha contribuito a dare al Partito comunista una maggiore autonomia nei confronti di Mosca. Tutto rientrava in questo quadro: la designazione di Mao Tse-tung alla presidenza del Partito avvenuta in particolari condizioni, le difficoltà di un pratico collegamento, la tendenza del Komintern<ref name="Kominern"/> a cogliere dovunque l'occasione per creare "fronti popolari" in nome del patriottismo e dell'antifascismo. In effetti, dopo Tsunyi, sembra che i russi abbiano avuto sempre minore possibilità d'azione sulla condotta interna del Partito comunista cinese. Prendendo in considerazione la storia di oggi si può dire che sia stata questa una delle principali conseguenze della Lunga Marcia. (cap. 21, pp. 295-296)
 
==Note==