Henry David Thoreau: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
====Introduzione====
*«Distruggere tutto ciò che non fosse vita» si configura come una forma di azzeramento anarchico dei valori, operato attraverso un deciso rifiuto degli artifici, delle imposizioni e degli illusori vantaggi offerti dalla cultura dominante [...] per sfuggire al frastuono della nascente ascesa tecnologico-consumistica [...]. (2020, p. IX)
*«Semplifica». È la proposta di una liberazione della mente, destinata ad avvenire mediante il ritorno a un'esperienza genuina, il cui risultato può avere una portata rivoluzionaria. Può infatti trasformare il nostro modo di affrontare la vita. Con una ragione più libera e più lucida, può aiutarci a riconoscere l'irrazionalità dei nostri impegni quotidiani, dei nostri interessi, dei nostri falsi bisogni, delle leggi che governano la società. (2020, p. XI)
 
====Capitolo I. ''Economia''====
*L'[[opinione]] pubblica è un tiranno assai debole, paragonata alla nostra opinione personale. Ciò che determina o piuttosto indica il [[destino|fato]] di un uomo è l'opinione che egli ha di se stesso. (1988, p. 64)
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*I nostri costumi sono stati corrotti a furia di comunicare con i [[santo|santi]]. I nostri libri dei [[Salmi]] risuonano di armoniose maledizioni contro Dio, e Lo sopportano sempre. (1995, p. 82)
*Di quanti triangoli meravigliosi sono vertici le stelle! Quanti [[extraterrestri|esseri lontani e differenti]], nelle [[pluralità dei mondi|dimore dell'universo]], stanno contemplando la stessa stella nello stesso momento!<ref>Da Henry David Thoreau, ''[https://books.google.it/books?id=_2ibDwAAQBAJ Walden]'', traduzione di Massimo Bocchiola, Bompiani, 2019 (edizione digitale). ISBN 978-88-587-8344-3.</ref>
*Quello che determina, o meglio che indica, il [[destino]] di un uomo è ciò che egli pensa di se stesso. (2020, p. 8)
*Ecco quindi cos'è la [[vita]]: un esperimento in cui, per la gran parte, io non mi sono ancora lanciato [...]. (2020, p. 10)
*Siamo costretti a vivere e a rispettare la nostra esistenza con tale impegno e sincerità che ci neghiamo la possibilità di un [[cambiamento]]. (2020, p. 12)
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*Avevo sulla scrivania tre fermacarte di pietra, ma fui terrificato dallo scoprire che bisognava spolverarli ogni giorno, mentre tutto quello che c'è nella mia mente può restare com'è, coperto di [[polvere]]. [...] Preferirei piuttosto sedermi all'aria aperta, dato che, tranne lì dove l'uomo ha scavato il terreno, la polvere non si posa sull'erba. (2020, pp. 37-38)
*Forse, se gli uomini [[costruzione|costruissero]] le proprie dimore con le loro mani e si procacciassero di che vivere con semplicità e onestà, le loro facoltà poetiche sarebbero sviluppate universalmente, così come gli uccelli di tutto il mondo cantano mentre occupati nel loro lavoro. Ma, ahimè, noi facciamo come gli storni e i cuculi, che depongono le uova nei nidi costruiti da altri e non rallegrano i viaggiatori con il loro canto stonato. (2020, p. 47)
*[...] costoro non dovrebbero ''giocare'' a vivere, o ''studiare'' come si vive mentre la società li mantiene per questo passatempo dispendioso, ma ''vivere'' davvero dall'inizio alla fine. Quale modo migliore esiste, per i [[giovani]], di imparare a vivere se non cominciare a farlo da subito? (2020, p. 52)
*Io di un [[uomo]] voglio il fiore e i frutti; voglio che mi arrivi la sua fragranza e che un po' della sua maturità arricchisca il nostro rapporto. La sua bontà non deve essere un atto parziale e transitorio, ma un qualcosa in più che sia costante, che non gli costi nulla e che sia inconscio. (2020, p. 78)
*È difficile cominciare qualcosa senza prendere nulla a prestito, ma forse questa è la soluzione più generosa per permettere al prossimo di interessarsi alle nostre imprese. (Rizzoli, 2020)
*Gli uomini ora sono diventati strumenti dei loro strumenti. (Rizzoli, 2020)