Anna Karenina: differenze tra le versioni

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*– Io, ecco, stavo dicendo ad Anna Arkad'evna – disse Vorkuev – che, qualora dedicasse sia pure una centesima parte dell'energia, che adopera per questa inglese, alla causa comune dell'educazione dei bambini russi, Anna Arkad'evna compirebbe un'opera grande e utile.<br />– Sì, ecco, che volete, non potevo. [...] Voi dite: energia. L'energia è fondata sull'amore. E donde prenderlo l'amore? non si può comandarlo. Ecco, ho preso a voler bene a questa bambina, io stessa non so perché. (VII, X; 1967)
*Non ci son condizioni tali a cui l'uomo non possa [[abitudine|abituarsi]], in particolar modo se vede che tutti quelli che lo circondano vivono nello stesso modo. (VII, XIII; 1993)
*Tutte le famiglie felici sono simili le une alle altre; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.
*Ci sono delle persone che, incontrando un rivale fortunato in una qualsiasi cosa, sono subito pronte a distogliere lo sguardo da tutto ciò che c'è di buono in lui e di vederne solo le manchevolezze; vi sono persone, invece, che desiderano trovare nel rivale fortunato proprio quelle qualità con le quali costui ha vinto loro, e vedono in lui, con una punta di dolore nel cuore, solo le buone qualità.
*L'energia è fondata sull'amore.
*Si può restare seduti parecchie ore, incrociando le gambe, nella stessa posizione, quando si sa che nulla impedisce di cambiar posizione; ma se una persona sa che deve rimaner seduto così,con le gambe incrociate, gli verranno i crampi, le gambe si stireranno e si stringeranno in quel punto dove egli vorrebbe allungarle.
*Sapeva che proprio perché il suo cuore era lacerato, gli uomini sarebbero stati senza pietà verso di lui. Sentiva che gli uomini lo avrebbero distrutto, così come i cani strozzavano un cane dilaniato che guaisce dal dolore. Sapeva che l'unico modo di nascondersi dagli uomini era nascondere loro le proprie ferite.
*Queste gioie però eran così piccole che non si notavano, così come non si nota l'oro fra la sabbia; e nei momenti cattivi ella vedeva solo i dolori, cioè la sabbia, mentre c'erano pure i momenti buoni in cui vedeva solo le gioie, solo l'oro.
*Dove finisce l'amore, comincia l'odio...
*E quando si vuol bene, si vuol bene a tutta la persona così com'è, e non come si vuole che sia.
*Levin andava per un viottolo verso il campo di pattinaggio, e diceva a se stesso: "Non bisogna agitarsi... bisogna star tranquilli. Perché? Come mai? Taci, sciocco. "diceva rivolto al cuore. Ma quanto più cercava di calmarsi, tanto più gli si mozzava il respiro.
*Da tempo dico - proseguì rivolgendosi a Liza Merkalova - che, per non annoiarsi ,bisogna non pensare che ci si annoia. Così come non si deve temere di non dormire se si ha paura dell'insonnia.
*Si volevano bene, malgrado le diversità dei caratteri e dei gusti, così come si vogliono bene gli amici incontratisi nella prima giovinezza.
*Il rispetto l'hanno inventato per nascondere il vuoto là dove dovrebbe essere l'amore...
*La lotta per l'esistenza e l'odio sono le uniche cose che leghino gli uomini.
*Senza la chiave dell'amore non lasciava entrare nessuno nella sua anima.
*Ma per quanto voi facciate, se uno è pigro cadrà sempre come un sacco. Se la coscienza c'è lavorerà, altrimenti non c'è niente da fare.
*Bisogna vivere delle piccole necessità del giorno, smemorarsi.
*Tutto questo mondo è in fin dei conti una piccola muffa che è spuntata su di un minuscolo pianeta.
*Perché queste chiese, questo suono, questa menzogna? Soltanto per nascondere che ci odiamo tutti a vicenda, come questi vetturali che si ingiuriano con tanta cattiveria.
*La ragione è data all'uomo per liberarsi di quello che lo inquieta.
*Senza la conoscenza di quel che sono qui, non si può vivere. Ma sapere questo non posso, di conseguenza non si può vivere.
*Ci sarà lo stesso muro fra il tempio dell'anima mia e quello degli altri.
*A cercar la perfezione, non si sarà mai contenti.
*L'amore è come la scarlattina, bisogna passarci.
*Nessuno è contento del proprio stato e ciascuno è contento della propria intelligenza.
 
*Bisogna soltanto non chiudere gli occhi, per non rimaner privi della luce. (VII, XXI; 1993)
*«Dove sono? che faccio? perché?» Voleva sollevarsi, piegarsi indietro, ma qualcosa di enorme, d'inesorabile le dette una spinta nel capo e la trascinò per la schiena. «Signore, perdonami tutto!»<ref>{{Cfr}} [[Preghiere dai libri]] e [[Ultime parole dai libri]].</ref> ella proferì, sentendo l'impossibilità della lotta. (VII, XXXI; 1993)