Sogni dalle serie televisive

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Raccolta di sogni tratti dalle serie televisive.

  • Allora, sono sempre al liceo, mi trovo in mezzo alla sala mensa e mi accorgo che sono completamente nudo. Poi guardo in basso e mi rendo conto che c'è un telefono... là. [...] Tutto a un tratto ecco che il telefono inizia a squillare e allora si scopre che è mia madre, il che è davvero molto strano perché lei... lei non mi telefona mai. (Friends)
  • Ho fatto un sogno terribile. Faceva così caldo... Era sempre giorno. C'era... il sole a mezzanotte. Non era mai notte. Mai notte... (Ai confini della realtà)
  • – Ho passato tutta la sera a sognare se sono più efficaci le compresse o le capsule!
    – Punto primo: le compresse, funzionano meglio, è assodato. Punto secondo: l'altra sera ho fatto un sogno in cui sorvolavo la città di Hawkland sul dorso di un cigno, che però era fatto di cacao. Si chiama Clem. Ma anche il tuo sogno non era male. (Psych)
  • Ieri notte ho fatto un sogno strano e c'eri tu. [...] Tu eri tu, ma... non eri proprio tu. [...] Mi sembra... Mi sembra che eravamo nella casa dove io sono cresciuta e tu eri davanti a una finestra e guardavi fuori. [...] Poi ti sei voltato verso di me e avevi i denti fatti di alghe. (Seinfeld)
  • Io faccio un sogno, Tom. Sempre lo stesso e ricorrente. Vedo mio figlio. "Siamo andati papà" mi dice "ma tutte le persone che sono rimaste fanno finta che non sia successo. Dormono. Ma devono essere svegliate subito." E io gli chiedo "Ma perché adesso?" e lui "Pertanto vigilate e rammentate che in un arco di tempo di tre anni non ho cessato di esortare ciascuno di voi notte e giorno fra le lacrime." (The Leftovers - Svaniti nel nulla)
  • – Io sostengo che è un sogno. Ripercorriamolo insieme. Lei dice che tutto avviene secondo lo stesso ordine cronologico: si sveglia di colpo, ha sete, cerca di afferrare il bicchiere, sente l'orologio che scandisce i secondi...
    – Lo sento bene.
    – La infastidisce, il bicchiere le scivola di mano e si frantuma sul pavimento.
    – E poi sento i passi nel corridoio.
    – Quali passi? I passi di chi?
    – La signorina crede che siano i passi di un'infermiera.
    – Sono i passi di un'infermiera! Sono chiarissimi. Viene giù per il corridoio, arriva alla mia porta, allora salto fuori dal letto.
    – Ora! Come se avvenisse ora!
    – Apro la porta e vedo quest'infermiera entrare nell'ascensore. Io la seguo. L'ascensore scende fino al piano seminterrato. Alla fine del corridoio c'è una stanza, ha il numero 22.
    – Che genere di stanza?
    – È la camera mortuaria. E secondo la signorina Powell, l'infermiera esce dall'obitorio, la guarda negli occhi e dice: "C'è posto ancora per uno."
    – È quello che dice, Barney: "C'è posto ancora per uno"! Dopodiché indica quella stanza, quella stanza con tutte le bare! (Ai confini della realtà)
  • Jean, io credo di aver fatto un brutto sogno. [...] Un sogno terribile. Pioveva, dal cielo continuava a scendere una pioggia nera. Un'inondazione. Il mio corpo era cavo e completamente vuoto, assorbiva acqua come una spugna. La pioggia seguitava a scendere spazzando via ogni cosa. Io mi sono messa a piangere, urlandole di smettere ma le mie lacrime hanno ingrossato ancora di più le lacrime. Tu, Marie, Grandis, tutti voi siete annegati, poi vi siete trasformati in pesci e siete confluiti nel mio corpo insieme all'acqua. E allora ho sentito un suono, sembrava una campana. (Nadia - Il mistero della pietra azzurra)
  • Sai, ultimamente mi capita spesso di fare brutti sogni, sogni in cui mi succedono cose davvero orribili: vengo colpita dal proiettile di una pistola, coinvolta in un incidente stradale, investita da un treno... tutto sembra così reale, e io provo tanta paura e dolore, e tristezza. Così cerco in ogni modo di gridare per chiedere aiuto, ma la voce non mi esce. Chissà come mai faccio questi incubi... (Steins;Gate)
  • – Spesso la notte faccio un sogno dove noi due siamo in quella stanza d'albergo a Los Angeles, dove mi hai chiesto di sposarti. E tutte le volte la mia risposta è sì.
    – È solo un sogno, vero?
    – È il mio sogno. (One Tree Hill)
  • Una cosa che adoro è quando nel bel mezzo di un sogno la sveglia si mette a suonare e uno inserisce il suono della sveglia dentro il sogno, per poter continuare a dormire. E per riuscirci modifica il sogno in qualsiasi modo. Per fare un esempio l'altra notte ho sognato Maria Antonietta. Lei era sulla ghigliottina, la lama è venuta giù e la testa è caduta nel cesto. Mentre rotolava si è messa a cantare Solitary Man di Neil Diamond. (Seinfeld)