Offlaga Disco Pax
gruppo musicale italiano
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Offlaga Disco Pax, gruppo rock italiano.
Socialismo tascabile (Prove tecniche di trasmissione)
modificaEtichetta: Santeria/Audioglobe, 2005.
- "Suo figlio è una brutta persona" le disse "Non studia niente, non viene mai a scuola e quando viene fa casino, sciopera, contesta, sobilla, stanca!" (da Kappler, n. 1)
- Suo figlio signora... Ha la faccia come il culo! (da Kappler, n. 1)
- Hai lasciato: piazze piene, urne vuote, tremori gentili, tracce sottili, tracce profonde sugli zerbini dei miei pianerottoli. Mancano: le tue parole sul niente, il calore, bagnato sporco che avevo, il dispiacermi di non bastare. (da Enver, n. 2)
- Mi vedeva come un Dio, come un Dimitrov, un Majakowskji, un partigiano Jugoslavo. Non mi guardò mai come un Turati o un Nenni o qualche altro riformista del cazzo. (da Khmer Rossa, n. 3)
- Vorrei che fosse per lei stupendo e irrinunciabile come un 25 aprile. (da Khmer rossa, n. 3)
- Stavo per fare l'amore con la mia Rosa Luxembourg. (da Khmer Rossa, n. 3)
- Con la sfrontatezza guerrigliera che le apparteneva mi disse: "Perché questa paura? Cosa c'è che ti frena?". "Non voglio farti male, è la prima volta...". Il suo sguardo si addolcì mi baciò e disse protettiva: "Che carino... Per te è la prima volta?". Rimasi stordito, in silenzio, mi accorsi dolorosamente che era davvero la prima volta. Era la prima volta che dubitavo nel Socialismo. (da Khmer Rossa, n. 3)
- La sparizione delle sagome dei camerieri fuori dai ristoranti non è avvenuta in una data precisa. Sono cose che misteriosamente accadono. (da Cinnamon, n. 4)
- Tele Capodistria era un vulcano di emozioni. Film partigiani dove i tedeschi erano cattivi e i partigiani buonissimi e intelligentissimi. Un paradiso socialista. (da Cinnamon, n. 4)
- Alle Cinnamon e a tutti i compagni caduti bisognerebbe dedicare una piazza davanti ad un ipermercato. (da Cinnamon, n. 4)
- Il Cinnamon era il vero gusto da Black Panthers, da Malcolm X. Il Cinnamon è la cannella, ma non vale. (da Cinnamon, n. 4)
- Il mio aspetto ordinario gli trasmette ascolti deplorevoli. Ma io lo so chi è Mark Lanegan, arrogante bottegaio indegno della roba che vendi qui dentro, alternativo dei miei coglioni che quando io ascoltavo i Dead Kennedys tu nemmeno ti facevi le pippe. Me ne vado. Me ne vado e lo odio. (da Tono metallico standard, n. 5)
- Cerco le tracce dell'immobilismo del regime ma vedo solo le ferite della modernità occidentale e nessuna testimonianza degli errori, degli orrori e delle ingenuità marxiste. (da Tatranky, n. 6)
- La differenza a volte astratta tra un regime imposto con i carri armati ed uno imposto più sottilmente col dollaro, il marco, l'euro. (da Tatranky, n. 6)
- L'eredità del comunismo non va cercata nell'architettura e nei simboli ma nell'anima di un popolo. (da Tatranky, n. 6)
- Ci hanno davvero preso tutto! Ci hanno preso tutto. (da Tatranky, n. 6)
- La maestra mi chiese di Massimiliano Robespierre. Le risposi che i giacobini avevano ragione e che, terrore o no, la rivoluzione francese era stata una cosa giusta. La maestra non ritenne di fare altre domande. (da Robespierre, n. 7)
- Il referendum sul divorzio, e non capivamo perché se vinceva il No il divorzio c'era e se vinceva il Si non c'era. (da Robespierre, n. 7)
- Gli amici del campetto, passati dalle Marlboro direttamente all'eroina alla faccia delle droghe leggere. (da Robespierre, n. 7)
- Nel paese dove è nata Orietta Berti c'è Piazza Lenin. Ed in mezzo un busto di Lenin. Se uno ci pensa non ci può credere. (da Piccola Pietroburgo, n. 8)
- Vicino a Reggio Emilia, in Italia, travolta da insolito disgusto una scura statua del compagno Lenin ha pianto lacrime bianche come le navi del porto di Arcangelo. (da Piccola Pietroburgo, n. 8)
- Il nostro amore non merita rancori né stupide rivalse. Sono ferito dall'abbandono, ma quel che giusto è giusto, e una pantofola a testa sarà un bel ricordo per entrambi. Un ricordo dell'amore sconfitto marca Defonseca. [...] Per lo spazzolino da denti sono indeciso: se lo spezzo in due le lascio il tronchetto con le setole o quello con il manico? (da DeFonseca, n. 9)
Bachelite
modificaEtichetta: Santeria/Audioglobe, 2008.
- Perché Erode al giorno d'oggi avrebbe ucciso anche le femmine. Così, per essere più sicuro. (da Superchiome, n. 1)
- Parla spesso di niente ma con piglio personale. (da Superchiome, n. 1)
- Quando la incontrate, usate il napalm. (da Superchiome, n. 1)
- La vigilessa si chiama Morgana | c'è scritto sui verbali | una volta le canto la canzone dei Litfiba Morgana | non attacca! (da Dove ho messo la Golf?, n. 3)
- Era un periodo in cui ognuno faceva il suo mestiere: | il partito faceva il partito | la federazione giovanile faceva la federazione giovanile | l'ARCI l'ARCI | i fonici i fonici. [...] Il fonico dell' A.R.C.I. che lo accompagna è affamato e mentre addenta il panino che gli ho appena preparato anticipa le magnifiche sorti dell'uomo in questione [Vinicio Capossela]... Io resto in cucina a cucinare, lui appena fuori dalla porta a fonicare. [...] Ripensando al circoletto, allo sfigato sul palco e al "mangiapane a tradimento" che stava al mixer credo che in quel giovedì sera sia andata poi di lusso quasi a tutti. [...] Mentre il fonico [Luciano Ligabue] si gioca da anni con un modenese il primo posto nell'immaginario collettivo. (da Lungimiranza, n. 5)
- "Giusva era il ragazzo più sensibile che io avessi mai incontrato". Che razza di tipacci fossero gli altri ragazzi che aveva frequentato non ci è dato sapere. (da Sensibile, n. 4)
- La signora Mambro e il camerata Fioravanti sono fuori di galera. Fa male ammettere che al momento vincono due a zero. (da Sensibile, n. 4)
- Rossetto da battona autoprodotta, naso tempestato di punti neri e quindici anni molto randagi, dopo aver ripetuto spesso la terza media senza alcun giovamento. (da Cioccolata IACP, n. 6)
- Il desiderio del caparbio crostaceo di uscire dal suo lago per combattere il pensiero dominante è infatti una delle forme più originali di resistenza conosciute, un simbolo della lotta per l'autodeterminazione contro un sistema che chiama ambientalismo quella che in realtà è un'imbarazzante difesa degli status quo. (da Fermo!, n. 7)
- Non ho mai condiviso le scelte di mio padre: l'ho odiato cordialmente. (da Venti minuti, n. 8)
Materiali Resistenti
modificaEtichetta: OfflagaDiscoPax, 2010
- Il marxismo non potrà mai essere distrutto, così come non potrà essere distrutta nessuna ideologia che risponda alla propria epoca ed agli interessi fondamentali della maggioranza della società. (da Isla Dawson, n. 1)
Gioco di società
modificaEtichetta: Venus, 2012
- Palazzo Masdoni, la sede del Partito, è stato venduto nei primi anni Novanta. Mi iscrissi da ragazzino, scegliendo la politica in pieno riflusso: le mode in periferia arrivano dopo. (da Palazzo Masdoni, n. 2)
- Quel portone ormai chiuso reclama anche adesso il candore di allora. (da Palazzo Masdoni, n. 2)
- Ti ho risparmiato tutte queste parole: le parlo adesso da solo mentre mi guardo passare. (da Parlo da solo, n. 3)
- Ma noi siamo solo dei futuri adolescenti: non sappiamo niente di cosa succede dentro e fuori un posto a cinquanta metri dalle nostre noiose mattinate. (da Respinti all'uscio, n. 4)
- I Police hanno davvero suonato in via Guasco, e noi scopriamo che la città è diversa da come l'avevamo immaginata fino a ieri. Questa città inutilmente bella! (da Respinti all'uscio, n. 4)
- Di politica sapevo solo che quando c'era Pajetta alla televisione dovevo stare zitto, altrimenti volava un coppino o uno scappellotto. Se invece c'erano Fanfani o Almirante volava un coppino se stavo ad ascoltare. (da Piccola storia ultras, n. 5)
- Sangue nei popolari/Sangue nei distinti/Le abbiamo prese ma non siamo vinti/È ora di rifarsi, è ora di sparare/Il sangue dei compagni dobbiamo vendicare/Sangue nei distinti, sangue nel palazzetto/Noi siamo tutti quanti/Ultras Ghetto! (da Piccola storia ultras, n. 5)
- Ed è rimasta quella vecchia ma meno eterna cicatrice. Quando la guardo allo specchio, e nelle fotografie di me bambino, penso che sia un bella cosa, una lieta meraviglia, che ancora non ci abbia toccato né guerra né miseria. (da Sequoia, n. 6)
- Come è possibile che io sia finito a fare da scudo umano ai risparmi della classe media, non me lo so spiegare.(da A pagare ed a morire, n. 9)
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