Giovanni Nepomuceno

presbitero e santo ceco
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San Giovanni Nepomuceno (1345 circa – 1393), presbitero e martire ceco.

Giovanni Nepomuceno

Citazioni su Giovanni Nepomuceno

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  • [20 marzo] A Praga in Boemia, ricordo di S. Giovanni Nepomuceno, presbitero e martire, che per difendere la Chiesa da re Venceslao IV, dopo aver sopportato numerosi oltraggi ed aver patito ogni genere di supplizio, fu infine gettato agonizzante nel fiume Moldava, portando così a compimento il suo martirio per Cristo. (Martirologio Romano)
  • La figura grandiosa di San Giovanni, venerabile Fratello, ha esempi e doni per tutti. Ma poiché egli fu sacerdote, parroco e Vicario Generale, sembra naturale che per primi i sacerdoti debbano bere alla sua fontana. È vero, il modello dei modelli è Gesù, a cui la voce del Padre rimanda, ma anche i Santi sono nostri modelli, avendo amato Dio sopra ogni cosa. Ebbene, San Giovanni incarna in sé sia l'ideale del conoscitore dei Misteri di Dio, teso come fu alla perfezione delle virtù, allo studio, alla disciplina; sia del parroco, che santifica i suoi fedeli con l'esempio della sua vita e con lo zelo delle anime; sia del Vicario Generale, scrupoloso esecutore dei suoi doveri in armonia con la volontà del suo Arcivescovo nello spirito dell'ubbidienza ecclesiale. (Papa Giovanni Paolo II)
  • Se ora vogliamo considerare brevemente la nobile figura del Santo, la storia ce lo presenta prima come dedito allo studio e alla preparazione al sacerdozio: consapevole com'era che, secondo l'espressione di San Paolo, sarebbe stato trasformato in altro Cristo, egli trasformò l'anima in tempio casto dello spirito. Con uguale pietà fu parroco di San Gallo, nella città di Praga; poi canonico; poi Vicario Generale. In questo ufficio, che lo rendeva in qualche modo corresponsabile del governo della sua chiesa, egli trovò il suo martirio e insieme la sua gloria. E poiché egli, più che altri, difese i diritti e la legittima libertà della Chiesa di fronte ai voleri del Re Venceslao IV, più degli altri si attirò l'ira del monarca. Questi partecipò personalmente alla sua tortura, che ne causò la morte; poi lo fece gettare dal ponte nel fiume Moldava. Così le sue acque furono santificate dal corpo e sangue del Martire e divennero il suo primo sepolcro. Ciò avvenne la notte del 20 marzo 1393. La luce di quella notte si diffuse in tutto il mondo, e dura ancora, vivissima. (Papa Giovanni Paolo II)

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