Rossana - Il giocattolo dei bambini

manga scritto e disegnato da Miho Obana

Rossana – Il giocattolo dei bambini (こどものおもちゃ, Kodomo no Omocha), noto anche come Kodocha, manga scritto e disegnato da Miho Obana.[1]

  • Puoi alzarti presto o tardi, la cosa non mi interessa, ma è mio dovere impedirti di andare a scuola senza prima averti fatto fare un'abbondante colazione. (Cathrine, rivolgendosi a Sana)
  • Sana fa l'attrice da quando era piccola, ha cominciato con il teatro poi è entrata nell'esaltante mondo della televisione. Ora è la protagonista di una serie in diretta di successo che porta il titolo di "Evviva l'Allegria". (Bab)
  • Eccolo lì, Heric! È lui il vero responsabile, è lui l'istigatore di questa guerra ad oltranza nei confronti degli insegnanti, è lui che capeggia i maschi della nostra classe. (Rossana)
  • Ci sono momenti della vita in cui bisogna tirare fuori le unghie! (Cathrine)
  • Buongiorno Heric, oggi voglio proporti una bella sfida. Oggi faremo una prova di coraggio per stabilire una volta per tutte chi dei due è il migliore. Ci diamo appuntamento in palestra dopo le lezioni, vedi di non mancare, ti aspetterò con impazienza! (Rossana)
  • Io sono gentile soltanto con chi stimo! (Heric)
  • Una volta mi hai detto che se mai avrò bisogno di una spalla sulla quale piangere di venire da te... ma come posso farlo se la persona che mi fa piangere sei tu? (Rossana)
  • Signora Cathrine, il manoscritto! (Oliver, innumerevoli volte)

Dialoghi

modifica
  • Rossana: Buongiorno Heric, immagino che anche oggi come tutti gli altri giorni tu sia di malumore. Come mai quell'aria di sufficienza, ti è andato storto qualcosa?
    [Heric la ignora]
    Rossana: Non mi degni neanche di una risposta? Senti un po', brutto antipatico, questo è il mio banco quindi togli subito i tuoi piedacci da qui sopra, se no mi vedrò costretta ad adottare le maniere forti e di' ai tuoi amici che devono smetterla di comportarsi come un branco di selvaggi, questa è una scuola, non una giungla!
  • Robby: Voglio che tieni questo sempre con te!
    Rossana: Che cos'è?
    Robby: Un cerca persone guru guru. In caso di emergenza se vuoi metterti in contatto con me basterà che tu prema questo pulsante e io riceverò un impulso elettrico.
  • George: Adesso preparati a ricevere la lezione che ti meriti! [si scaglia contro Sana per picchiarla per aver parlato male di Heric in tv]
    Heric: Che sta succedendo?
    George: Hai sentito cosa ha detto Sana alla tv ieri sera.
    Heric: Lasciatela stare, non mi importa.
  • Rossana: Ma io gli ho detto di peggio. Allora perché non se l'è presa con me?
    Terence: Perché anche se non lo dice apertamente lui ti rispetta molto.
    Rossana: Dici davvero?
    Terence: Sì, come il cobra che teme e rispetta la mangusta.
  • Terence: Conosco bene Heric. Tu sei l'unica persona che potrebbe contrastarlo!
    Rossana: Se vuole essere un complimento sappi che non ti credo. So bene che sei schierato dalla sua parte!
    Terence: Non è un complimento di circostanza, tu non lo sai, ma io ti ammiro moltissimo.
    Rossana: Non dire sciocchezze! Non mi sono mai piaciuti i bugiardi.
    Terence: Aspetta! Credimi, sono sincero, ho detto la verità. Tu mi piaci molto sai, mi piaci moltissimo, sono cotto di te!
  • Cathrine: E così rispondendo ad alcune domande questo curioso aggeggio traccerebbe un quadro della tua personalità! Ecco qui il risultato: sai ascoltare gli altri e dai sempre degli ottimi consigli, sei una persona estroversa, sensibile e la tua grande dote è la saggezza. Sana vuoi un consiglio da una persona saggia?
    Sana: Eh?
    Cathrine: Se vuoi affrontare Heric la prima cosa da fare è scoprire qual è il suo tallone d'Achille, cioè il suo punto debole.
  • Nelly: Sei capace di combinare solo disastri! Lascia stare, ora sistemo io!
    Sana: Di chi è quella voce?
    Terence: Credo che sia della sorella di Heric!
    Nelly: Forse è meglio che tu vada a fare un giro.
    Heric: Me ne vado, me ne vado, basta che la smetti di arrabbiarti sempre.
    Nelly: Io mi arrabbio perché non riesci mai a combinarne una giusta, correggimi se sbaglio... Ah, non ti sopporto, perché non cresci una buona volta! Vai a schiarirti le idee e ne parleremo quando tornerai a casa!
    Sana: Hai sentito, sua sorella ha detto che non lo sopporta. Cosa avrà fatto per meritare un trattamento del genere?
    Terence: Guarda, arriva il padre di Heric!
    Sana: Non posso crederci! Ma come? Hai visto che non si rivolgono nemmeno la parola? Tu sei proprio sicuro che sia suo padre?
  • Sana: Oh no, ho svegliato l'altro studente…
    Sana [si accorge di Heric] EHH…. Ehhh…. Tu che ci fai qui?
    Heric: La notte scorsa… non ho chiuso occhio… ero in classe… e sono caduto per terra…
    Sana [tra sé e sé] Come mai non ha dormito?
    Sana: Bene … allora… io me ne vado, ciao… Infermiera, mi sento molto meglio adesso.. grazie infinite..
    Infermiera: Sicura di star bene? Ti stavo portando la medicina.
    Sana: Oh no.. grazie non ne ho bisogno… Arrivederci! (esce)
  • Sana: Oh ciao, bentornato! Sei stato in palestra ad allenarti? Ah, scusami se mi sono appostata qui davanti a casa tua, ma dopo l'altro giorno sentivo il bisogno di vederti e di parlarti da sola prima di sparire… Non verrò a scuola per un po' e ci tenevo a venire a salutarti. Eh, farò cinema, teatro, televisione, mi butterò nel lavoro e diventerò famosa. È stato un bene aver capito che questa storia appartiene al passato.
    Heric: Al passato?
    Sana: Sì, esatto al passato. Ti prego di dimenticare tutte le cose che ho detto e di chiedere perdono a Funny da parte mia.
    Heric: Veramente…
    Sana: Mh?
    Heric: Veramente… io non me la sento proprio di abbandonare Funny adesso.
  • Sana: Heric! Oh, che faccia hai!
    Heric: Salve, ragazzina egoista.
    Sana: Eh? Come dici? Ma che cosa stavi facendo?
    Heric: Una maratona! Il giro della città di corsa.
    Sana: Eh? Che cosa è successo?
    Heric: Di cosa parli?
    Sana: Si può sapere perché mi guardi con quegli occhi? Oh… Heric… quello sguardo… è lo stesso che avevi tanto tempo fa… (lo trascina dalla panchina a terra abbracciandolo e lui la stringe forte) Mi vuoi dire che cosa è accaduto?
    Heric: Sono io che dovrei chiedertelo.
  • Sana: Io sono Sana Kurata. Dietro consiglio della mia mammina faccio parte sin da quando ero piccola della compagnia teatrale Komawari, e ho messo piede nel mondo dello spettacolo. Però, più che da simili questioni, di recente la mia testa è del tutto presa dal problema della mia classe. Certo quello delle prepotenze è un problema ben noto, però... nel caso della mia classe, la natura del problema è ancora peggiore...! Il maltrattamento dell'insegnante, specie se giovane, è ormai una moda...! Certo anche la maestra contribuisce al problema mettendosi a piangere però... a partire dal maltrattamento della maestra, a manovrare tutti i maschi della classe è... AKITO HAYAMA... un essere pressoché demoniaco! (pp. 14-15)
  • Natsumi: Tu sei un demonio! Se soltanto non fossi mai nato...!
  • Sana: Se fossi cresciuta con qualcuno che non avesse fatto che dirmi "Demonio, Demonio!" anch'io... avrei finito per diventare un demonio davvero!
  • Padre di Akito: ...i tuoi occhi... non sono quelli di un bambino delle elementari, Akito. Perdonami...!
  • Akito: Tu non sei innamorato. Quindi per te è solo un gioco. Ti ho detto di non sottovalutare noi bambini.
  • Misako: Quando sarai grande conoscerai la verità su molte cose pur se non lo vorrai… perciò ora puoi anche ignorarla. Continua a sognare… i bambini possono farlo.
  • Akito: Voglio ricordarti… Che sei una persona che piace a tutti. Non ha senso stare così male per un'inezia simile.
  • Sana: Sia Hayama… che parla come se fosse un adulto credendo di sapere tutto… sia io… siamo ancora… dei bambini immaturi. È in momenti come questi… che ce ne rendiamo conto. Senza i grandi… non sappiamo che fare.
  • Sana: Tu e io… ci stiamo sostenendo l'uno con l'altra… perché in fondo siamo ancora due bambini immaturi. Ultimamente… anche se in apparenza litigavamo… ci siamo aiutati a vicenda… quando eravamo tristi o avevamo fatto qualcosa di sbagliato. E dire che fino a poco tempo fa non ci parlavamo nemmeno. Che strano…
  • Akito: E così ti sei innamorato per quello di lei? Quanto sei "easy"
  • Sana: Correvo… senza notare lo sciame di lucciole che c'era intorno a me. Proprio io che desideravo tanto vederle… avevo visto una cosa molto più rara, il sorriso di Hayama (Heric). Questo mi faceva sentire felice."
  • Akito: Non posso regalarle qualcosa di dubbio gusto
  • Sana: Il primo bacio aveva il sapore del limone [...] il secondo aveva il sapore delle sue labbra... che dopotutto lui sia un ragazzo speciale per me?
  • Misako: Il tempo trasforma il cuore umano. Placa i ricordi amari, concede l'oblio. Il calore si sente solo verso le persone vicine. E alla fine... ognuno si rinchiude nel proprio mondo.
  • Sana: Noi... siamo sempre stati di sostegno l'uno per l'altra. Nei momenti in cui siamo stati forti e in quelli in cui siamo stati fragili. Io, poi, ho davvero tante persone che mi sostengono nel momento del bisogno. Di certo mi capiterà ancora di soffrire e di deprimermi... ma voglio riuscire a superare tutto. Non dico che non mi tormenterò. Ma sarò forte e andrò avanti con coraggio.

Dialoghi

modifica
  • Yonma: Dunque Sanachan...
    Sana: Siiì!
    Yonma: Circolano parecchie voci, sulla persona del tuo manager, Sanachan!
    Sana: Ah sì? e di che tipo?
    Yonma: Si dice che sia molto più bello di qualsisi attore...! Le giovani idol non fanno che decantarne le lodi! È venuto qui anche oggi!
    Rei [pensa]: Non inquadratemi...!
    Una ragazza: Potrebbe togliersi gli occhiali da sole?
    Sana: Scordatelo! Puoi scordartelo... di mettergli gli occhi addosso! Lui è il mio amante... o come si potrebbe anche dire, il mio...mantenuto! (pp. 19-20)
  • Sana: Ma io ho detto cose ben peggiori!
    Tsuyoshi: Akito fa meno il prepotente con Sanachan...!
    Sana: Ma di cosa stai parlando?
    Tsuyoshi: Lo diceva anche prima...!
    [Tsuyoshi ricorda]
    Tsuyoshi: Akito, dicendo "la sistemeremo durante il doposcuola"... ti riferivi a Sanachan?
    Akito: No... quella la lasciamo stare...! Non so perché, ma lei è l'unica contro cui mi sento debole. Preferisco non averci a che fare. (p. 33)
  • Sana: Vedi, io... vivo ogni giorno con gioia! Per esempio... cercando di trovare nuovi amici ogni anno...! Pensando a quello che mi riserverà il futuro...! Tu non provi gioia per cose simili?
    Akito: Per niente.
    Sana: Perché devi essere così contorto? Sai, io... vedendo un tipo tetro come te, mi sento triste. Se c'è qualche ragione alla base della tua oscurità, cerchiamo di risolverla... e viviamo gioiosamente! Sai, io vorrei vivere nel modo più giocoso e felice con tutti! Dimmi se c'è qualcosa che posso fare per aiutarti! Nei limiti delle mie possibilità, farò qualunque cosa, per te!
    Akito: Qualunque cosa...?
    Sana: Certo!
    Akito: Allora uccidimi. (pp. 124-125)
  • Akito: Una come te non potrà mai capire quello che provo!
    Sana: : Proprio così... io non so cosa nulla... di quello che provi! Per questo... volevo provare a capirti...!
  • Sana: Ma perché stai scappando? Sono io, io!
    Akito: E per quello che scappo!
  • Akito: Quanto sei stupida ! Adesso non ho più punti deboli.
    Sana: Proprio come all' inizio… no?
  • Akito: A te… lei piace, vero?
    Tsuyoshi: Si! Sono innamorato di lei.
    Akito: Allora… sono tuo… rivale!
  • Tsuyoshi: Akito, fra l'amicizia tra uomini e la ragazza… che cosa sceglieresti?
    Akito: Mi sembra ovvio. La donna.
  • Sana: Hayama.
    Akito: Che c'è?
    Sana: Perché mi hai baciata?
    Akito: Perché non mi dispiaci.
  • Padre di Akito: Ho voglia di bere, comprami degli alcolici di nascosto Akito.
    Akito: Certo che no! Ma tu sentilo
  • Sana: Non dobbiamo farci notrare nessuno deve riconoscermi.
    Akito: Ecco quindi evita comportamenti vistosi
  • Keiko: Sanachan so che non ho nessun diritto di chiedertelo ma... posso pensare che un giorno verrai a vivere insieme a me?
    Sana: "Questo non succederà. Non posso. Io non riesco in alcun modo a considerarla mia madre... e sinceramente parlando non mi importa nulla di lei. Io non la rivedrò mai più. Però a pensarci bene... c'è una cosa che mi mette i brividi. Il pensiero che lei avrebbe potuto abortire... mi fa paura. Perché se lo avesse fatto... io ora non sarei qui. In quel caso non avrei potuto incontrare la mia mammina, né Rei, né Hayama, né Tsuyoshi. Non avrei mai conosciuto questo mondo divertente. Quando ci penso... mi viene una gran tristezza. Almeno per il fatto di avermi fatto nascere... la ringrazio. La ringrazio moltissimo.
  • Maestro di Karate: Vuoi continuare ad allenarti nonostante la mano? E... per quale motivo?
    Akito: .....Per superare la mia....non costanza?
    Maestro di Karate: Ah..Io mi aspettavo qualcosa come Karate-love
  1. A causa delle molteplici censure imposte da Italia 1 i dialoghi dell'anime in Italia sono in alcuni punti molto differenti da quelli in Giappone.

Bibliografia

modifica
  • Miho Obana, Il giocattolo dei bambini, volume 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10+speciale "La villa dell'acqua", Dynit.

Altri progetti

modifica