Roberto Almagià

geografo italiano (1884-1962)

Roberto Almagià (1884 – 1962), geografo italiano.

Citazioni di Roberto Almagià

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  • [...] dopo il 1880, sempre in Germania e per opera di un naturalista, si giungeva anche alla sistemazione dottrinale di tutto quel complesso di indagini che si riferiscono ai rapporti reciproci tra Terra e Umanità: Federico Ratzel poneva la Geografia Antropica di contro alla Geografia Fisica e chiariva i rapporti della nuova branca, da lui sistemata, con la Geografia Biologica, che proprio allora assumeva pure largo sviluppo.
    Ma l'opera del Ratzel, anche per la sua stessa indole, fu fonte di rinnovate vivacissime polemiche intorno a compiti ed a metodi, e non contribuì per allora, come avrebbe potuto, ad attenuare il dualismo fra i due rami fondamentali della scienza, la Geografia Fisica e la Antropica. (da La geografia, Istituto per la propaganda della cultura italiana, Roma, 1919, pp. 5-6)
  • La concezione fisica aristotelico-tolemaica si adattava benissimo alla religione cattolica, poiché, ponendo la regione celeste pura e incorruttibilmente eterna, serviva perfettamente in primo luogo a stabilire nel cielo la sede della divinità; inoltre essa si accordava nel fondo con la Bibbia, poiché partiva dalla percezione sensibile che indica la terra ferma in mezzo all'universo moventesi di moto circolare intorno a lei; infine, nel ritenere la sostanza terrestre corruttibile e peritura, era all'unisono col sentimento generale e con la tendenza psicologica del Medio Evo che portava al disprezzo di tutte le cose terrene. (da Le dottrine geofisiche di Bernardino Telesio. Primo contributo ad una Storia della Geografia scientifica nel Cinquecento, in Scritti di Geografia e di storia della Geografia concernenti l'Italia pubblicati in onore di Giuseppe Dalla Vedova, Tipografia M. Ricci, Firenze, 1908, p. 327)

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