Robert Kanigel

biografo e scrittore scientifico statunitense

Robert Kanigel (1946 – vivente), biografo e divulgatore scientifico statunitense.

Robert Kanigel, 2008

Citazioni di Robert Kanigel

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  • Pi greco non è soltanto il fattore onnipresente nei problemi di geometria delle scuole superiori; è cucito nell'intero arazzo della matematica.[1]

L'uomo che vide l'infinito

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  • Per cinque anni interi [dal 1904 al 1909], Ramanujan venne lasciato solo a occuparsi di matematica. Non ricevette una guida, né uno stimolo, né denaro al di là delle poche rupie che guadagnava facendo il tutor. Ma per quanto fosse un peso morto per l'economia famigliare, pare che i genitori lo scoraggiassero ben poco: in ogni caso non abbastanza da fermarlo. Si potrebbe dire che l'India lasciò spazio al genio solitario che era in lui come avrebbe fatto con il saggio, il mistico e il samnyasin[2]. I suoi amici, sua madre e persino suo padre lo tolleravano e non avanzavano inopportune sollecitazioni perché si trovasse un lavoro e concludesse qualcosa. [...] Per certi aspetti [questi anni] furono i più produttivi della sua vita. Ramanujan aveva trovato una dimora nella matematica, così profondamente confortevole che difficilmente può aver mai desiderato abbandonarla. Lo soddisfaceva intellettualmente, esteticamente ed emotivamente. (cap. II, pp. 88-89)
  • In Occidente permaneva un vecchio dibattito che si proponeva di capire se la realtà matematica fosse creata dai matematici o se, esistendo indipendentemente, venisse da loro semplicemente scoperta. Ramanujan era in tutto e per tutto per la seconda ipotesi: per lui i numeri e i loro rapporti matematici lasciavano comprendere come nell'universo tutto fosse in armonia. Ogni nuovo teorema era un tassello in più nell'Infinito ancora sconosciuto. Perciò non stava facendo lo sciocco o il furbo o il genietto quando in seguito disse a un amico: «Per me un'equazione non ha senso, a meno che non esprima un pensiero di Dio». (II, p. 90)
  • Ciò che rende le serie così affascinanti, così preziose, nonché oggetto di così tanto studio, è il caso in cui non si accumulano senza limiti, quando si sommano a qualcosa di finito. Come dicono i matematici, la serie converge in un particolare valore. Per esempio,
     
    Qui il termine successivo è  , il successivo  , e così via. E la cosa curiosa, nota persino ai greci, è che se si sommano termini per sempre, ogni termine si riduce così rapidamente rispetto al precedente che la somma, anche dopo un numero infinito di termini, è un assolutamente maneggevole 2, valore nel quale si dice che la serie converge. Più termini vengono sommati, più ci si avvicina al 2.
    Ma il solo fatto che ogni termine successivo di una serie sia più piccolo del precedente non significa che converga. Per esempio,
     
    è in apparenza simile alla precedente serie convergente, ma non converge: si vada avanti quanto si vuole nella serie, ma mentre pensate che stia raggiungendo un certo valore, ulteriori termini vi portano oltre. Per esempio, la somma di questa serie è forse 2, come nella precedente? No: bastano quattro termini per superare questo risultato. Che sia 3? Qui ci vuole un po' più di tempo, ma già prima dell'undicesimo termine lo si è superato. Che sia 10? Dodicimilatrecentonovanta termini sommati superano 10. Si scopre, e può essere dimostrato, che, qualunque numero si scelga, vale la stessa affermazione: la somma della serie è infinita. Non converge. (cap. III, pp. 117-118)
  • [Godfrey Harold Hardy] Aveva gli occhi color ghiaccio, un volto dai tratti delicati e, nel 1913, i capelli lisci e cortissimi. Era bello. Ovviamente lui non la pensava così e a stento riusciva a sopportare di guardare la propria immagine. Le sue stanze al college non avevano specchi, e nelle stanze d'albergo li copriva sempre con un asciugamano, radendosi a tatto. Ma era l'unico a sbagliarsi. Persino dopo aver compiuto i cinquant'anni, il suo aspetto era straordinario. (cap. IV, p. 141)
  1. Citato in AA.VV., Il libro della matematica, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2020, p. 62. ISBN 9788858025857
  2. Monaco induista che vive di elemosina.

Bibliografia

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  • Robert Kanigel, L'uomo che vide l'infinito (The Man Who Knew Ininity. A Life of the Genius Ramanujan), traduzione di Maddalena Mendolicchio, Edizione speciale per Corriere della Sera, licenza RCS Libri, Milano, 2014.

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