Ring (film 1998)

film del 1998 diretto da Hideo Nakata

The Ring

Immagine Königsbrünndl im Słonne (Saana) Berge bei Sanok NAC SM0 1-U-5635-1.jpg.
Titolo originale

リング (Ringu)

Lingua originale giapponese
Paese Germania, Giappone
Anno 1998
Genere Horror, thriller
Regia Hideo Nakata
Soggetto Hiroshi Takahashi
Sceneggiatura Hiroshi Takahashi
Produttore Taka Ichise
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Ring, film del 1998, regia di Hideo Nakata.

Incipit modifica

Allora, c'è questo studente delle elementari che si trova in vacanza ad Izu insieme alla famiglia. Gli viene voglia di uscire a giocare fuori, ma in tv danno una trasmissione che non vuole assolutamente perdersi. Così programma il videoregistratore che ha nella sua camera. Ma le frequenze a Izu sono diverse rispetto a Tokyo. Nessuna emittente usa quel canale, quindi la registrazione dovrebbe essere vuota. Ma quando la guarda, una volta tornato a casa, appare una donna sullo schermo. "Fra una settimana morirai", gli dice. Il bambino ferma il nastro, ma subito squilla il telefono. "Ormai lo ai visto." E una settimana dopo il bambino muore sul serio! [ride] (Masami)

Frasi modifica

  • [Reiko avvia il videoregistratore. Seguono spezzoni d'immagine] Uomo che guarda verso l'interno di un pozzo. Donna che si pettina i capelli in uno specchio. Dallo specchio s'intravede il riflesso di una bambina vestita di bianco con lunghi capelli neri che le coprono il viso. La donna che si pettina i capelli allo specchio si volta e sorride verso un punto al di là dello specchio. Articolo di giornale con caratteri giapponesi che si muovono come delle particelle e con una parola più in evidenza, sottotitolata, ERUZIONE. Persone che strisciano sul terreno. Uomo vicino al mare con un asciugamano che copre tutto il viso e con il braccio teso che indica qualcosa al di fuori dell'inquadratura. Primo piano di un occhio, riflesso in esso, in caratteri giapponesi, vi è una parola che viene sottotitolata SADA. Un pozzo in prossimità di un bosco. (Video)
  • Chiunque l'abbia fatto [il nastro] è come se a livello inconscio ci avesse lasciato dei segnali. Forse vuole essere fermato. (Ryûji)
  • Il tuo uomo a Oshima dice che la nostra misteriosa signora probabilmente è quella che predisse l'eruzione. Il suo nome era Shizuko Yamamura. Si è gettata nel vulcano. Quarant'anni fa. (Ryûji)
  • Cercava di provare l'esistenza delle percezioni extra-sensoriali. Portò con sé Shizuko e la sottopose a dei test. La stampa gli creò molto rumore attorno e poi lo demolì senza pietà. Negli ultimi quarant'anni i media non sono cambiati granché. (Ryûji)
  • Shizuko poteva leggere nelle menti degli altri. Sapeva cose che gli altri preferivano non sapere. È un peso troppo grande, a volte. (Ryûji)

Dialoghi modifica

  • Ryûji: L'ho trovato. È proprio un dialetto. Dice qualcosa all'"acqua salmastra" e agli "spiriti".
    Reiko: Un dialetto di dove?
    Ryûji: Dall'isola di Oshia. C'è un vulcano laggiù.
  • Ryûji: Queste storie non hanno un inizio rintracciabile. Sono paure che si mutano in leggende.
    Reiko: Paure?
    Ryûji: Puoi chiamarle anche "profezie che poi si avverano".
  • Takashi: È sempre stata strana. Se ne stava seduta tutto il tempo là sulla riva. Giorno dopo giorno rimaneva a fissare il mare immobile. Tutti i pescatori la detestavano. Per la nostra gente il mare non è una forza benevola. Ogni anno ingoia qualcuno di noi. E lei non faceva altro che fissarlo e fissarlo.
    Ryûji: "Nell'acqua salmastra gli spiriti fanno festa" Chi sta troppo in acqua viene preso dagli spiriti.

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