Red Ronnie

conduttore televisivo e radiofonico, critico musicale e giornalista italiano (1951-)

Red Ronnie, pseudonimo di Gabriele Ansaloni (1951 – vivente), conduttore televisivo italiano.

Red Ronnie

Citazioni di Red Ronnie

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  • Il web, insieme alle riunioni di condominio, sono gli unici due luoghi in cui ti chiedi se la democrazia abbia senso.[1]
  • [Con riferimento alle sue due figlie, cresciute con un'alimentazione vegana] L'unico problema che hanno i bambini vegani è che non si ammalano e questo è un dramma per le industrie farmaceutiche. Mia madre mi criticava ma loro non si ammalavano mai, a differenza delle figlie di mio fratello. Quanto a me, non prendo un antibiotico da 15 anni.[2]
  • Ogni volta che scoppiano fenomeni di fanatismo come questo di Madonna, ecco lì tutti pronti a stupirsi. E a scandalizzarsi. Le fans vengono definite pazze, isteriche e sottosviluppate. Eppure, in questo caso, sono semplicemente il frutto della cattiva coscienza di un mondo dove la comunicazione non esiste più, neppure tra le mura di casa.[3]
  • [In una radiocronaca nel marzo del 1977 sugli scontri a Bologna] Una cosa interessantissima è questa: che la gente sta cambiando opinione, cioè mentre ieri il popolo diceva basta con questi estremisti che disfano le vetrine, oggi dice basta con questa polizia che rompe le palle.[4]

intervista di Stefania Ulivi, Corriere della sera, 23 marzo 1996

  • Al di là del rischio rappresentato da questo morbo [della mucca pazza], è risaputo che gli animali che mangiamo ci trasmettono tutte le loro malattie. Se uno sapesse come vengono allevati non aspetterebbe emergenze come questa per interrogarsi su cosa porta in tavola.
  • Sono diventato vegetariano per caso, grazie a Gianni Morandi. [...] La mia vita è cambiata, completamente, io sono un altro uomo: più tollerante, più calmo. [...] Alcuni miei amici mi hanno seguito, come Jovanotti, che ha detto addio alle bistecche dopo essere stato a cena da noi.
  • Ora [dopo aver smesso di mangiarla] l'odore della carne mi sembra ripugnante, sento la puzza di sostanze putrefatte. Il mio corpo la rifiuta. Credo che sia come quando uno smette di fumare: quando trovi qualcuno che ti fuma accanto, stai malissimo. [...] E poi, non dimentichiamoci che per noi italiani la carne è un mito, uno status symbol: i miei genitori non la mangiavano mai, non se la potevano permettere e noi siamo cresciuti imbottiti di polpette. È stata una conquista. La mia è stata quella di riuscire a farne a meno.
  1. Da un'intervista di Barbara Palombelli a Stasera Italia, Rete 4, 30 ottobre 2019
  2. Da un'intervista al Corriere della Sera; citato in Michela Dell'Amico, Perché ho scelto di essere vegano, Wired.it, 27 luglio 2012.
  3. Citato in La storia di Madonna, Forte Editore, capitolo XIII, p. 338.
  4. Citato in Provaci ancora Red!, radio.rcdc.it, 22 maggio 2011.

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