Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo

film del 1963 diretto da Stanley Kramer

Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo

Immagine Its a Mad, Mad, Mad, Mad World Trailer9.jpg.
Titolo originale

It's a Mad, Mad, Mad, Mad World

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 1963
Genere commedia
Regia Stanley Kramer
Sceneggiatura William Rose, Tania Rose
Produttore Stanley Kramer
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note
Premio Oscar (1964): Miglior montaggio sonoro

Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo, film statunitense del 1963, regia di Stanley Kramer.

Frasi modifica

  • È volato... così, fuoristrada. (Russel, riferendosi all'incidente ad inizio film)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • [rivolto a Smiler Grogan morente]
    Melville: Senta, io non sono un dottore, però ho un'esperienza medica, faccio il dentista. Crede di essere ferito gravemente?
    Smiler: Che fa, scherza?
  • [subito dopo che Smiler muore, arriva la polizia sul posto dell'incidente]
    Poliziotto: Quanto tempo fa è successo?
    Dingy: Circa cinque minuti fa, pochi minuti fa, più o meno cinque minuti fa.
  • [Smiler ha rivelato alle persone riunite vicino a lui di aver nascosto 350.000 dollari nel parco di Rosita Beach, sotto un'"enorme W". Tutti coloro che hanno assistito all'incidente di Smiler si riuniscono poco lontano, sulla strada, per decidere su come spartire i soldi]
    Mrs. Marcus: Dica lei cosa intende per dividere nel modo più semplice?
    Melville: Signora, io direi così: siamo arrivati in quattro veicoli, quindi ritengo che dovremmo dividere in quattro parti.
    Dingy: Quattro parti, quattro? Ma come sarebbe quattro?! Cioè voi, voi prendete ognuno un quarto e Benjy ed io dobbiamo spartirci un quarto?
    Russel: Esatto, esatto.
    Benjy: Che razza di trucco è?
    Melville: È abbastanza equo secondo me.
    Dingy: Ma certo, è abbastanza equo per lei!
    Benjy: Solo che frega noi!
    Dingy: 350.000 dollari divisi per 4, vediamo un po', fanno ott... fanno ottantasettemilacinquecento... cinquecento... cinquecento precisi.
    Russel: Certo, esatto, esatto al 100%.
    Dingy: Così voi tre vi prendete 87.500 dollari e Benjy ed io dovremmo spartirci...
    Benjy: Eravamo in cinque vicino al morto, dovremmo dividere in cinque parti.
    Russel: Ha ragione, dovremmo dividere in cinque!
    Melville: Io sono dispostissimo a discutere la divisione per cinque. Visto che vogliamo dividere in cinque parti, cinque quote, ogni quota sarebbe di settantamila e...
    Pike: Settanta bigliettoni? Per la miseria, vi rendete conto di quanti carichi dovrei portare da Modesto a Yuma per guadagnarli?
    Mrs. Marcus: Avete trascurato un piccolo dettaglio.
    Russel: Già, un piccolo dettaglio.
    Dingy: Quale dettaglio?
    Russell: Già, quale dettaglio?
    Mrs. Marcus: Sappiamo tutti contare, no, eravamo in otto laggiù!
    Russel: Ha ragione, eravamo in otto laggiù.
    Melville: Be', io parlo per mia moglie e per me. Noi saremmo soddisfatti, tanto...
    Dingy: Voi sareste soddisfatti con 2/8 invece di 1/4? Generoso da parte vostra!
    Pike: Calma, ritorniamo un momento al punto dove eravamo prima, e cioè 1/4 per ogni macchina compreso il camion, oppure 1/5 a testa.
    Russel: Già 1/4 o 1/5...
    Pike: Già, perché questa vecchia strega ci ha messo il becco!
  • [più tardi; non si è ancora giunti ad un accordo]
    Melville: Si tratta di dare una quota tutti e a tutto. Ecco, ci sono otto di noi, vuol dire 8 quote per questo; poi ci sono quattro veicoli, quindi sono 4 per loro. Fanno 12 quote, esatto? Poi cinque di noi sono scesi sul luogo del disastro, e ci toccano 5 quote: siamo arrivati a 17, esatto? A queste 17 quote aggiungiamo un numero di quote pari al numero di persone in ogni veicolo: sono 3 per il vostro gruppo, 2 per il vostro, 2 per noi ed una per lei, esatto? Così siamo ad un totale di 25 quote. Ora 350.000 diviso 25 fanno 14.000 dollari per quota. Ora facciamo i conti. Vorrebbe dire che: voi prendete 3 quote perché siete tre persone, una quota perché avete la macchina, una quota per essere sceso sul luogo del disastro e altre 3 quote perché siete 3 passeggeri sulla macchina, il che vorrebbe dire un totale di 8 quote, vale a dire 112.000 dollari.
    Dingy: E questo terrebbe conto di tutto, compresa l'emancipazione della donna!
    Pike: Aspettate un momento, vediamo un po': se ho ben capito io prendo una quota perché sono una persona, una quota per essere sceso giù, una quota per il camion e una quota perché sono il passeggero del camion, ma comunque rivoltate le cose io non prendo mai tanto quanto prendono tutti gli altri!
    Melville: [sospira] Lasci che glielo spieghi un'altra volta. Vede, loro sono un gruppo, loro, tutti e tre, loro, loro si prendono 112.000 dollari, esatto? Quegli altri là, loro, se ne prendono 97.000; noi, noi ce ne prendiamo 84.000. E lei tutto da solo si mette in tasca 56.000 dollari, da solo.
    [la proposta non piace al camionista ed alla fine...]
    Benjy: Sentite, l'abbiamo pensata in diciassette modi diversi e tutto quello che abbiamo pensato è stato inutile, perché in qualsiasi modo la mettiamo a qualcuno non piace il sistema, e quindi c'è un solo modo di risolvere tutto e cioè ogni uomo, compresa la vecchia megera, per conto suo.
    Dingy: Quindi auguri e che vinca il migliore!
    Benjy: Giusto. Meno che lei, signora, che possa venirle un accidente!
  • [Russel e Hawthorne viaggiano in macchina in mezzo al deserto, dopo aver abbandonato Emiline e la signora Marcus]
    Hawthorne: Non ho alcun desiderio di litigare con lei, ma parlando come rappresentante delle Forze Armate di Sua Maestà, sento di dovere fermamente obiettare...
    Russel: Ah, vuole che le dica una cosa? Vuole che le dica una cosa? Per quanto mi riguarda la razza britannica è praticamente finita. Se non era per il Piano Marshall, se non vi avessimo tenuto a galla regalandovi dei miliardi, per i quali non ci avete nemmeno detto grazie, tutta quella banda di fasulli sarebbe sprofondata nell'Atlantico anni fa! [Hawthorne, enormente offeso, ferma la vettura] Ehi, perché diavolo si è fermato?
    Hawthorne: Esca da questa macchina!
    Russel: Uscire? Lei non... no-non... ma lei è pazzo!
    Hawthorne: È la mia macchina, ci faccio quello che mi pare! Fuori!
    Russel: Be', mi dispiace molto, ma sono piuttosto nervoso oggi, e se ho detto qualcosa di male sull'Inghilterra le domando scusa.
    [ripartono]
    Hawthorne: Sono contento di sentirglielo dire! Per mio conto, se avessi l'atroce sfortuna di essere cittadino di questa nazione arretrata esiterei molto a lungo prima di fare delle critiche qualsiasi su un altro Paese!
    Russel: Un momento! Lei sparla di questo Paese? Sta dicendo qualche cosa contro l'America?
    Hawthorne: Contro?! Sarei meravigliatissimo di sentire qualcosa detta in suo favore! Ma se questo maledetto Paese è il più ignobile matriarcato in tutta la storia della civilità! Guardi se stesso e il modo in cui sua moglie e quella baldracca di sua suocera la tengono al guinzaglio! Per quel che ne so gli uomini americani sono completamente smascolinizzati. Sono come schiavi, muoiono come mosche di trombosi coronaria, mentre le loro donne sotto il casco del parrucchiere mangiano cioccolata e organizzano una "Giornata Nazionale della Donna" un martedì sì e uno no. E questa assolutamente infantile preoccupazione del petto! Da quando sono in questo maledetto Paese abbandonato da Dio la cosa che mi ha stupito di più è stata questa più che assurda preoccupazione del petto! Si rende conto che è diventato il tema dominante della cultura americana: letterature, pubblicità, tutti i settori dello spettacolo, ovunque! Io scommetto quello che vuole che se le donne americane smettessero di portare il reggipetto tutta la vostra economia nazionale crollerebbe sull'istante!

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