Quartieri Spagnoli

Zona del centro storico di Napoli

Citazioni sui Quartieri Spagnoli.

  • Dietro il silenzio, sono in agguato il mormorio e il rumore, cioè la protesta, come dietro il troppo rumore è in agguato il silenzio, cioè la paura e la rimozione. Mentre la riflessione sulla propria condizione umana e sul modo giusto di superarne i limiti sono negati. Ora, oltre questo stordente rumore dei Quartieri, vedo manifestarsi inconsapevole e sordo dolore. Le mamme spingono i carrozzini con i lattanti, destreggiandosi[1]disinvolte, come se fosse naturale, fra motorini e auto, sempre attente a lasciare loro libera la strada, mai pronte a protestare. Ma loro sanno, rassegnandovisi, che cosa respirano i loro bambini. Oppure stendono il loro bucato, come io stessa, chi al livello della strada, chi più sopra, apparentemente indifferenti alla polvere e ai veleni che escono dai tubi di scappamento, di cui sono impregnati. Quando vedo questi lattanti, queste giovani mamme, i canarini appesi accanto alle finestre, le verdure e i frutti, offerti quasi più all'occhio che al nutrimento, penso che tutte queste creature soffrano. Poi, in pochi minuti a piedi arrivi a via Roma, davanti alla Galleria, e un po' più avanti, dinanzi ai giardini del Palazzo Reale, finalmente aperti al pubblico e gratis. E mi chiedo perché sono così poche le donne dei Quartieri che vi conducono i propri bambini. Come se questi giardini fossero a chilometri e chilometri di distanza o come se non osassero invadere una zona tabù, da sempre loro preclusa. Come vedi, nonostante i tanti cambiamenti positivi, da noi come da voi il muro non è ancora caduto. (Fabrizia Ramondino)
  • I "Quartieri", a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i "Quartieri" per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. (Giuseppe Marotta)
  • [I Quartieri Spagnoli nell'immediato secondo dopoguerra] Mercanti di stoffe e di cuoiami, macellai, orefici, cambiavalute e friggitori, e droghieri, che nascosti nelle lunghe e gremite ombre dei vicoli rubano dalle traverse il respiro alla grande arteria vicina. Toledo ne è quasi dominata e sembra cedere alla prepotenza commerciale dei Quartieri sorti un tempo per dare alloggio alle milizie spagnole. Altra dominazione; un inquieto ricordo della quale c'è rimasto scolpito nella targa che dà nome alla via[2]dove sorgeva l'abitazione del Sergente Maggiore di un Tercio. (Carlo Bernari)
Quartieri Spagnoli

Note modifica

  1. Nella fonte: "sestreggiandosi", refuso.
  2. Vico Sergente Maggiore.

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