Proverbi baschi
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Raccolta di proverbi baschi.
- Adin onari aquit.[1]
- Emprende lo reçonable.[2]
- Intraprendi (solo) ciò che è ragionevole.
- Fa' solo ciò che è in proporzione alle tue forze.
- Açean diagonac usean diago.[3]
- Los que hieren de detraz hieren en vazio.[4]
- Quelli che feriscono da dietro feriscono a vuoto.
- Riferito a chi mormora alle spalle senza poter causare danno.
- Arçaiac aserra çiteçen, Gastac aguiri çiteçen.[5]
- Los pastores riñeron y los quesos parecieron.[6]
- I pastori litigarono ed apparvero i formaggi.
- I complici in un misfatto che entrino in lite, rivelano l'un l'altro le reciproche colpe.
- Echera orduan basora.[1]
- A la hora de bolver á casa yr al monte.[2]
- All'ora di tornare a casa andare al monte.
- Riferito a chi, ormai vecchio, invece di riposare deve cominciare a lavorare.
- Ez ur, eta ez ardaos.[7]
- Ni agua ni vino.[8]
- Né acqua né vino.
- Un uomo tiepido, senza inclinazione né per bene né per il male.
- Guinda gozo dala amir da.[1]
- La guinda siendo sabrosa es amarga.[2]
- La ciliegina essendo saporita è amara.
- Riferito a quelli che fanno eccessi per soddisfare i loro appetiti sfrenati.
- Pietro ha la narice diversa dagli altri.
- Lo si dice di chi ama essere originalissimo nelle proprie cose discostandosi dal modo di pensare comune.
Note
modifica- ↑ a b c Citato in Memorias de Garibay, p. 634.
- ↑ a b c In Memorias de Garibay, p. 634.
- ↑ a b Citato in Memorias de Garibay, p. 637.
- ↑ a b In Memorias de Garibay, p. 637.
- ↑ Citato in Memorias de Garibay, p. 635.
- ↑ In Memorias de Garibay, p. 635.
- ↑ Citato in Memorias de Garibay, p. 638.
- ↑ Citato in Memorias de Garibay, p. 638.
Bibliografia
modifica- Esteban de Garibay y Zamalloa e Pascual de Gayangos, Memorias de Garibay, Imprenta de José Rodriguez, Calle del Factor, N. 9, Madrid, 1854.