Profumo di donna
film del 1974, diretto da Dino Risi
Profumo di donna
Titolo originale |
Profumo di donna |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1974 |
Genere | drammatico |
Regia | Dino Risi |
Soggetto | dal romanzo Il buio e il miele di Giovanni Arpino |
Sceneggiatura | Ruggero Maccari, Dino Risi |
Produttore | Pio Angeletti, Adriano De Micheli |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
Musiche: Armando Trovajoli |
Profumo di donna, film italiano del 1974, regia di Dino Risi.
Frasi
modifica- Cosa credi? Che io soffra perché non posso più vedere i tramonti, o la cupola di San Pietro?! Il sesso! Le cosce! Due belle chiappe, ecco la sola religione, la sola idea politica, la vera patria dell'uomo! Hai capito?! La fica! (Fausto)
- Poeti e facchini si nasce. (Fausto)
- Le puttane, quando trovano uno che ritengono più disgraziato di loro, diventano subito mamme; e io lo sono già abbastanza figlio di puttana. (Fausto)
- È una fortuna essere ciechi perché i ciechi non vedono le cose come sono ma come immaginano che siano. (Fausto)
- Sai cos'è l'amico? Un uomo che ti conosce a fondo e nonostante ciò ti vuole bene. (Fausto)
Dialoghi
modifica- Fausto: Lo sai chi sono io?
Giovanni: No.
Fausto: L'undici di picche.
Giovanni: Ma non esiste.
Fausto: Appunto. Una carta che non sta nel mazzo, buona per nessun gioco.
- Diana: Uh, ecco "zio". Signor Fausto, io la ringrazio ma non si scomodi.
Fausto: Eh no, se lui ti è "zio", io ti posso essere padre. Dammi un bacio, dai! Sì, ma non così: un po' meglio!" [la bacia]
Diana: Ammazza! Ciao, Gianni! Anzi, Ciccio. Telefonami stasera, eh?
Giovanni: Ti accompagno.
Fausto: Molto cordiale.
Diana: No no, vado da sola! E grazie per i biglietti della lotteria! Speriamo che vinco!
Giovanni: Ciao ciao!
Diana: Se vinco facciamo a metà, eh? Ciao!
Giovanni: Ciao!
Fausto: Ciao! Ciao, cara! Simpatica, idee chiare, buon senso.
Giovanni: È una ragazza pulita.
Fausto: E mignotta.
Giovanni: Come ha detto, prego?
Fausto: E dai! Svegliati, Ciccio! Ma che è, non ci vedi? Diciotto anni, carina. Il padre che mestiere fa?
Giovanni: Maresciallo.
Fausto: Ecco, e lei va in giro con una borsetta da quattrocentomila lire? Eh sì, l'ho toccata: era coccodrillo. E il profumo francese? Almeno quarantamila lire al flaconcino. "Baby sitter", quello è un pretesto per star fuori far marchette fino al tre di notte. Levati l'elmetto, che la guer... Cosa fai? Schivi? È finita la guerra! [dà uno scappellotto a Giovanni]
Giovanni [tra sé e sé]: Io questo lo ammazzo.
Fausto: Se quello è suo 'zio' è come se io sono tuo nonno.
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