Citazioni sulle pietre di Ica.

  • Le pietre di Ica, fatte di andesite, non possono essere datate usando la datazione al radiocarbonio, che si applica soltanto alla materia organica. Le pietre si datano di solito guardando gli strati in cui sono sepolte, ma nessuno sa da dove provengano esattamente. In ogni caso, qualsiasi datazione di questo genere indicherebbe l'età del sasso, ma non direbbe nulla sull'epoca in cui sono state realizzate le incisioni. La datazione delle incisioni è possibile osservando, appunto, l'erosione: se non c'è, vuol dire che sono recentissime. E infatti hanno bordi netti. Cosa ancora più importante, il ricercatore spagnolo Vicente Paris [...] scoprì, con un esame approfondito, che le incisioni contenevano tracce di moderna carta vetrata [...]. Ci sono poi altre considerazioni di ordine puramente logico. [...] Come mai la vendita di reperti archeologici è proibita in Perù, eppure queste pietre sono in libera vendita ai turisti ingenui? Forse perché Basilio Uschuya, il principale fornitore di Cabrera, fu arrestato nel 1996 per questo presunto crimine e fu poi rilasciato quando confessò che le pietre se le fabbricava da solo prendendo spunto dai fumetti, dai libri di scuola e dalle riviste. Le pietre venivano poi ricoperte di una patina di invecchiamento ottenuta lasciandole per qualche giorno nel pollaio a ricevere gli escrementi delle galline. Se per prendere un ladro ci vuole un ladro, forse ci vuole una gallina per prendere un pollo. Infine, per i cocciuti che sostengono che l'andesite è durissima e quindi non può essere lavorata senza strumenti particolari, ergo le pietre devono essere autentiche, va chiarito che non si tratta di sculture, ma di semplici incisioni superficiali, che rimuovono lo strato superficiale ossidato. Uschuya mostrò [...] come realizzarle usando un semplice trapano da dentista. (Paolo Attivissimo)
  • Se almeno queste fossero autentiche, costituirebbero una prova straordinaria che ci porterebbe a riscrivere interamente la storia dell'umanità e, magari, fornirebbe carburante per le teorie degli antichi astronauti. Iniziamo allora dalla prima possibilità: una civiltà umana esistita anche durante l'epoca dei dinosauri. Questa è la teoria più cara a Cabrera, convinto che le incisioni siano state realizzate tra 65-230 milioni di anni fa da una civiltà umana super evoluta che poi però sarebbe tornata alla barbarie, lasciando le pietre incise quale unica testimonianza del suo straordinario sapere. Ovviamente, questo non spiega come mai una civiltà tanto evoluta da costruire telescopi e da praticare la microchirurgia abbia lasciato come unica traccia del suo passaggio solo dei rozzi disegni sulla pietra. Non spiega nemmeno perché, con tanta tecnologia a disposizione, questa antica civiltà evoluta dava la caccia ai dinosauri con lance e bastoni. E, soprattutto, non spiega perché non esistano al mondo altre prove che una simile civiltà sia mai esistita, i resti di qualche telescopio preistorico per esempio. Sarebbero una scoperta fenomenale, ma, a dirla tutta, basterebbe qualche ossicino di questi antichissimi antenati degli uomini. Invece non è mai stato trovato nulla. (Massimo Polidoro)
  • Si tratta di falsi, realizzati da artigiani del posto per venderli ai polli. Se fossero autentici e quindi antichi di millenni, le incisioni non avrebbero spigoli netti, perché sarebbero stati smussati dall'erosione naturale. Spigoli netti, come se fossero stati incisi l'altroieri. Appunto. Il pollo, nello specifico, è un medico, Javier Cabrera Darquea [...], che negli anni Sessanta ricevette in regalo una pietra sulla quale era inciso un pesce che, a suo avviso, apparteneva a una specie estinta. Cabrera andò alla ricerca di altre pietre simili e gli abitanti del posto furono sorprendentemente più che lieti di "fornirgliele" dietro compenso, raffiguranti uomini insieme a dinosauri e tutte le altre sciccherie tecnologiche anacronistiche [...]. Cabrera, a quanto pare, non si chiese come mai una civiltà così tecnologicamente avanzata da fabbricare telescopi e macchine volanti e realizzare trapianti non avesse lasciato alcuna traccia di sé a parte qualche sasso. Diamine, troviamo le pietre di selce degli uomini primitivi, e invece di questa civiltà evolutissima non troviamo una valvola, uno spinterogeno, un cuscinetto a sfere, le rovine di un ospedale o di un palazzo? Il medico peruviano, evidentemente, non si chiese neppure se per caso il suo interesse per le pietre incise avesse spinto qualche artigiano intraprendente a realizzare l'equivalente locale della proverbiale fabbrica di mobili antichi. Fatto sta che la sua collezione ha superato i 15.000 esemplari, tanto da permettergli di aprire un museo a Ica. (Paolo Attivissimo)
Una delle pietre di Ica con la raffigurazione di alcuni dinosauri

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