Pierfrancesco Leopardi

nobiluomo italiano

Pierfrancesco Saverio Salesio Niccola Giuseppe Leopardi (1813 – 1851), nobile italiano, fratello di Giacomo Leopardi.

Pierfrancesco Leopardi

Citazioni su Pierfrancesco Leopardi

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  • Sin da bambino aveva mostrato salute cagionevolissima e cominciò a reggersi in piedi assai tardi. «Era sempre nelle braccia o a cavalcioni sulle spalle di Carlo. Pietruccio, soleva dir questi, è cresciuto camminando colle mie gambe»[1]. Era di statura inferiore alla media; egli confessava di «non avere una fisonomia troppo bella». Non dotto, era fine intenditore di cose d'arte e di letteratura. Aveva la facezia pungente che abbiam veduto fiorire sulle labbra di tutti i Leopardi. Pare fosse proclive alla collera. L'aggravamento della malattia, per cui morì quasi d'improvviso, scoppiò subito dopo un diverbio vivace avuto coi suoi colleghi dell'Amministrazione municipale[2]. (Mariano Luigi Patrizi)
  • Sulla morte dell'ottimo conte Pier Francesco [...] si sparsero voci non belle, state, poi, fortunatamente non chiarite vere. Volevasi che i gesuiti lo avessero avvelenato. Il giorno che precesse la sua morte, si condusse, come al solito, in Consiglio – era confaloniere[3] – ove attaccò briga con un appaltatore. Arrabbiatosi fortemente, non appena si fu ricondotto a casa, si sentì colto da malore, e, tre giorni dipoi, morì. La Delegazione Apostolica ordinò l'autopsia del cadavere, dalla quale risultò essere egli morto naturalmente. (Camillo Antona Traversi)
  1. Teresa Teja Leopardi, Note biografiche sopra Leopardi e la sua famiglia, pag. 72. [N.d.A.]
  2. C. Antona-Traversi, Studii, pagg. 134, 136. [N.d.A.]
  3. Var. arcaica di "gonfaloniere".

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