Paolo Lioy

naturalista, patriota e politico italiano

Paolo Lioy (1834 – 1911), naturalista, patriota e politico italiano.

Paolo Lioy

Lo studio della storia naturale

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  • L'utilità della Storia Naturale è riconosciuta da ogni civil società pei benefici influssi di cui le è debitrice. Studio consacrato da tanti ritrovati all'umanità utilissimi, che se pure non si volesse tener ragione della religione che ispira, della filosofia che perfeziona, degl'inesauribili piaceri di cui è sorgente, non v'ha uomo di senno che possa accusarlo di frivolezza per quanto siano esili e meschini gli oggetti a cui talora si rivolge. Risalendo all'origine delle più grandi scoperte, la si trova spesso sì remota così ignobile che è forza confessare la povertà della mente nostra, la quale a disvelare i misteri più stupendi della natura deve cominciare dall'infimo gradino le sue osservazioni. (Introduzione, p. 6)
  • [...] il campo dello scibile è sì vasto da scoraggire l'intelletto di sapere più ardente. Ci conosciamo troppo poveri di mezzi per abbracciarne l'estensione colla mente nostra, ci agitiamo spinti dalla curiosità nel mare delle ricerche, e si tarpano l'ale al più elevato ingegno che presumesse toccare l'apice delle scienze. Regna, sorella dell'ignoranza, una baldanzosa maschera di sapienza, che l'ignavia e la leggerezza sostentano, vana biacca di universale dottrina, non meno inutile e più insolente d'una modesta ignoranza. Una tinta di filosofia, un centello di legislatura, un saggio di più lingue, una mostra di scienze naturali, colla morchia della storia distillata dai romanzi; tale è il guazzabuglio che si osa fregiare col titolo di compita educazione. (p. 35)
  • Non conviene ammassare gli oggetti alla rinfusa, e procedere senza nessun ordine; è necessario sforzarsi di abbracciare la natura nell'insieme de' suoi fenomeni, seguirla nell'armonia che le è propria, nella triplice esistenza e attività minerale vegetale e animale, nel sublime della sua potenza. A tale scopo corre subito alla mente l'ingegnosa teoria della catena degli esseri, cioè delle relazioni continue e graduate fra tutte le cose create, d'un progressivo andamento dal semplice al composto. (p. 39)

Citazioni su Paolo Lioy

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  • Fu bello al giovane autore il rincorarsi di spiegare tutti i fenomeni naturali e morali con le progressive vitalizzazioni della materia, e di poter tuttavia riconciliare lo spiritualismo e il materialismo. Il suo è certo uno spiritualismo, ma sì universale che potrebbe confondersi col panteismo. (Eugenio Salomone Camerini)
  • Un giovane compatriota d'Empedocle [...], il signor Lioy ha tentato un Cosmos sotto l'idea della vita. La vita nell'Universo è un poema, ma tramezzato di dissertazioni più specialmente e particolarmente scientifiche. Quando egli mostra la materia vitalizzarsi e sublimarsi fino alle raffinatezze umane, quando egli, combattendo securo e vittorioso sullo stretto ponte del Rodomonte ariostesco, mostra che l'anima è la più alta sublimazione della vita, egli è non solo scienziato, ma anche poeta; quando egli entra in discussioni più minute, come, per esempio, in quella delle relazioni dei generatori e dei generati, egli è istruttivo, ameno; ma rompe il corso della sua alta poesia; e forse rimandando alle note e agli schiarimenti una parte di particolari che non servono a dimostrare direttamente la sua tesi, il libro n'acquisterebbe un maggiore effetto; sebbene a dispetto di tutte queste slargature riesca bellissimo ed ammaliante. (Eugenio Salomone Camerini)

Bibliografia

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