Pëtr Arkad'evič Stolypin
politico russo
Pëtr Arkad'evič Stolypin (1862 – 1911), politico russo, primo ministro dell'Impero Russo.
Citazioni su Pëtr Arkad'evič Stolypin
modifica- Stolypin scatenò il terrore nelle campagne e nelle città [russe] stroncando per molti anni tutte le correnti rivoluzionarie, e mandando a morte migliaia di oppositori. Ma egli era un reazionario di lucida intelligenza. Capì che se lo zarismo non avesse affrontato la questione agraria così da separare i contadini dagli operai, il trono non avrebbe avuto avvenire. (Massimo Luigi Salvadori)
- Il primo ministro Stolypin, che dava la schiena all'orchestra, era stato colpito al ventre e prima di cadere tra le braccia del suo vicino, ebbe ancora la forza di rivolgersi verso l'imperatore e benedirlo da lontano con il segno della croce.
- L'orribile delitto fu commesso dal rivoluzionario Bagroff che, recitando la parte di informatore della polizia, si era presentato quella sera al teatro in abito da sera e aveva chiesto con urgenza di essere fatto entrare, asserendo di avere qualcosa di estrema importanza da comunicare al capo della polizia. Una volta dentro, e portatagli una lettera, era abilmente scivolato in platea e, avvicinato Stolypin, gli aveva sparato a bruciapelo. Oggi è noto che il giorno precedente egli aveva fatto colazione con Trotzky!
- P.A. Stolypin aveva i rivoluzionari alle calcagna. Sfuggito ai loro tentativi di ucciderlo per ben tredici volte, ne cadde vittima la quattordicesima. Certamente la sua riforma poteva non piacere ai rivoluzionari per l'unica ragione che al loro slogan «terra e libertà ai contadini» essa avrebbe tolto molto del suo mordente. Poveri contadini! Illusi da quelle seducenti promesse, dopo la Rivoluzione si videro portar via la terra esattamente come i grandi proprietari, e in tutto il paese sorsero i kolkoz.
- Per la sua preveggenza, Stolypin fu superiore a Richelieu. Questi, centralizzando e finendo di defeudalizzare la Francia, preparò il sole di Luigi XIV, ma, senza accorgersene, anche la ghigliottina di Luigi XVI. Stolypin, se gli fosse stato lasciato il tempo necessario, avrebbe dato alla rivoluzione russa in marcia un colpo da cui essa non si sarebbe più riavuta e avrebbe sventato per un lungo periodo i piani della sovversione mondiale. Egli sembra esser stato il solo della sua generazione a saper vedere chiaro circa questi piani. (Emmanuel Malynski)
- Stolypin non fu solo creatore di innumerevoli proprietà, ma anche di quel che da esse è inseparabile: di altrettante libertà individuali. Ciò vuol dire che questa bestia nera dei partiti liberali fu un vero grande liberale, avendo creato milioni di uomini liberi e indipendenti.
E non malgrado, bensì perché Stolypin era feudale di razza, fino alle midolla, egli seppe agire in tal modo e far del feudalismo, che a lui era caro, la realtà e il beneficio della nazione intera invece che il privilegio invidiato di una classe. (Emmanuel Malynski) - Tutti gli sforzi di Stolypin tendevano a trasformare ogni uomo del popolo in un piccolo signore indipendente, sovrano individuale nel proprio dominio, come lo era stato il barone del Medioevo e, come quest'ultimo, vassallo e tributario della Corona, tenuto a rispettarne le leggi e a rendere alla Corona alcuni servizi in cambio dei vantaggi che da essa aveva. (Emmanuel Malynski)
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