Luigi Cremona

matematico e politico italiano
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Antonio Luigi Gaudenzio Giuseppe Cremona (1830 – 1903), matematico e politico italiano.

Luigi Cremona

Commemorazione di Eugenio Beltrami modifica

  • Egli [Eugenio Beltrami] è stato quello che gli inglesi dicono un self-made man: non fu l'allievo di una determinata scuola, o di questo o quel maestro; dopo i corsi universitarî, superficialmente seguiti, come egli stesso confessava, e dopo alcuni anni di occupazioni e lavori burocratici, rifece da capo e da sé solo la sua educazione scientifica. Egli, sempre modesto, si professava grato a consigli ricevuti; ma del resto studiò ed apprese tutto da sé. E studiò così bene, così poderosamente e così rapidamente, che in pochissimi anni si trovò in possesso delle dottrine più alte e poté intraprendere e condurre a buon fine difficili ricerche originali. (p. XVI)
  • Tali erano l'ingegno e la valentia scientifica e didattica del Beltrami; né ai confini pur remoti delle matematiche si arrestava il sapere di lui; ché egli possedeva coltura non comune e varia, parola facile, arguta, adorna, come di chi ha domestichezza cogli studi letterarî. Aveva una rara conoscenza scientifica della musica, della quale era anche esecutore abile e ispirato. Gli era stata maestra fin dai più teneri anni la madre; poi s'era esercitato con Amilcare Ponchielli, suo coetaneo e concittadino. Questo talento musicale egli nascondeva con ritrosa modestia, come se temesse d'essere accusato d'infedeltà verso la gelosa dea, la matematica, alla quale si era tutto consacrato; ma i pochissimi intimi e intelligenti attestano ch'egli sapeva eseguire maestrevolmente al pianoforte i capolavori di Bach, Beethoven, Mendelssohn, Schumann. (p. XIX)
  • Rigido con sé stesso e indulgente verso gli altri, spirito calmo, sereno; affabile, cortese di modi per innata gentilezza dell'animo, [Eugenio Beltrami] esercitava, inconsciamente, in chi pur per poco l'avvicinasse, un fascino irresistibile; a Bologna, a Pisa, a Pavia, a Roma, ovunque egli professò, divenne ben presto il centro intorno al quale si adunavano gli studiosi delle più diverse discipline, l'anima di una conversazione geniale e dotta, non mai pedantesca.
    Della sua costante fedeltà al culto della scienza è prova indiscutibile il fatto che, nella sua carriera di oltre trentasette anni, non si lasciò mai adescare, né per ambizione, né per guadagno, ad accettare uffici che lo svagassero dagli studi. Non volle mai far parte di Corpi amministrativi, né essere Preside di Facoltà o Rettore di Università; accettò soltanto di entrare nel Consiglio superiore dell'Istruzione, mandatovi dai suffragi dei colleghi. Non cercò alcuno degli onori soliti a conferirsi ai dotti, ma li ebbe tutti. (pp. XX-XXI)

Incipit di alcune opere modifica

Opere matematiche modifica

Il desiderio di trovare, coi metodi della pura geometria, le dimostrazioni degli importantissimi teoremi enunciati dall'illustre Steiner nella sua breve Memoria "Allgemeine Eigenschaften der algebraischen Curven" (Crelle, t. 47), mi ha condotto ad intraprendere alcune ricerche delle quali offro qui un saggio benché incompleto. Da poche proprietà di un sistema di punti in linea retta ho dedotto la teoria delle curve polari relative ad una data curva d'ordine qualsivoglia, la qual teoria mi si è affacciata così spontanea e feconda di conseguenze, che ho dovuto persuadermi, risiedere veramente in essa il metodo più naturale per lo studio delle linee piane. Il lettore intelligente giudicherà se io mi sia opposto al vero.

Prolusione al corso di Geometria superiore modifica

Le scienze esatte, per la prodigiosa attività di geometri stranieri ed italiani di altissimo ingegno, tale incremento s'ebbero ne' dodici lustri di questo secolo, quale non s'era visto mai in sì breve giro di tempo. I giornali scientifici e gli atti delle più operose academie attestano ad esuberanza quante nuove teorie siano state create, quante altre mirabilmente ampliate. Le memorie nelle quali quegli illustri pensatori deposero i loro nuovi concetti e le loro scoperte sparse qua e là in tante e diverse collezioni scientifiche, si moltiplicarono per guisa che divenne impossibile anco ai più diligenti cultori tener dietro al rapido e multiforme allargarsi della scienza.

Bibliografia modifica

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