Nino Savarese
Nino Savarese (1882 – 1945), scrittore italiano.
Incipit di alcune opereModifica
GatteriaModifica
Il principe Daineo di Ballanza viveva da parecchi anni in una villa del sobborgo e non aveva più messo piede in città né nel palazzo paterno. Aveva in fastidio tutta la gente, anche d'incontrarla per le strade e tutte le cose che essa faceva, anche se egli non dovesse far altro che guardarle. Teneva presso di sé due servitori che avevano imparato a servirlo senza mai lasciarsi vedere; e nemmeno nelle ore dei pasti comparivano le loro mani inguantate pronte dietro le porte, ché il principe aveva dato ordine gli si lasciassero le vivande in fila sulla tavola.
La massariaModifica
Il feudo comincia allorchè ogni aspetto della terra divisa e variamente coltivata finisce: allorchè ogni strada buona scompare, e non si vedono più piccole case di campagna, circondate d’alberi e di piacevolezze. Allora tu entri nell’aria del grande feudo. E senti che ti allontani nel tempo, come ti è forza allontanarti nello spazio.
BibliografiaModifica
- Nino Savarese, Gatterìa: nuova stranissima storia di un principe gattesco, Sellerio, 1992.
- Nino Saverese, La massaria, tratto da: "La lettura: Rivista mensile del Corriere della Sera" (1942, A. 20, set., 1, fasc. 9).
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