Nicholas Burgess Farrell

giornalista britannico

Nicholas Burgess Farrell (1958 – vivente), giornalista britannico.

Citazioni di Nicholas Burgess Farrell

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  • A differenza di Hitler e i nazi­sti, Mussolini e i fascisti non furono per niente antisemiti all'inizio della loro avventu­ra. Lo sono diventati però nel­la seconda metà degli anni Trenta, dopo l'alleanza fatale con Hitler, in modo moral­mente repellente sì, certo, ma tiepido rispetto ai nazisti. Le leggi razziali del 1938 in Italia furono una cosa abominevo­le, ma nessun ebreo fu depor­tato dall'Italia ai campi di ster­minio dei nazisti prima della caduta di Mussolini nel 1943.[1]
  • Non è ora – dopo 70 anni – di affrontare una semplice verità? Eccola: la Resistenza in Italia era completamente irrilevante dal punto di vista militare. In ogni caso, nell'estate del 1944 non esisteva una Resistenza in Italia. Dopo, invece – dall'autunno del 1944 in poi – che cosa di concreto ha portato questa Resistenza? Peggio. Secondo la storiografia la Resistenza lottava per la patria, la libertà e la democrazia. Non è vero. I suoi elementi comunisti (quelli dominanti) lottavano per l'Unione sovietica, la dittatura e il comunismo.[2]
  • Si dice: solo grazie alla Ue ci sono stati 70 anni di pace in Europa. Non è vero. C'è stata pace in Europa solo grazie agli anglo-americani e al piano Marshall. Oggi, la Ue e la sua moneta unica rappresentano la più grave minaccia alla pace in Europa.[3]
  • La mia patria ce l'ho nel sangue – come tutti – ed ecco perché l'Unione europea non può mai diventare uno Stati uniti d'Europa.[4]

il Giornale.it, 22 aprile 2014.

  • Sono venuto da Londra in macchina a Predappio (dopo una sosta a Parigi durata un anno) nell'estate del 1998 per scrivere una biografia di Mussolini. Volevo capire una volta per tutte: ma che cosa significa – veramente – questa parola «fascismo», parola così diffusa ma così opaca? Pure il grande George Orwell si era chiesto in un saggio degli anni '40: «Che cos'è il fascismo?». Orwell, uomo di sinistra che odiava il comunismo perché «nazionalista», aveva notato una cosa negata dalla sinistra comunista: il fascismo piaceva al popolo.
  • Predappio per me è stato un paradiso: la Toscana ma senza inglesi.
  • Personalmente non sono fascista, sono inglese. Un inglese anarchico thatcheriano. Ma quello che sono non cambia quello che dicono e scrivono di me. Per ciò che scrivo di Mussolini e del fascismo, mi danno del fascista...
  • Innanzitutto, c'è da dire che fascismo e comunismo avevano in comune molto di più l'uno con l'altro di quanto ciascuno di loro aveva in comune sia col capitalismo che con la democrazia.
  • Conoscere il fascismo senza paura vuol dire accettare tante cose scomodissime, e fra queste una fondamentale: il fascismo non fu imposto, ma voluto dal popolo italiano; e una vera resistenza al fascismo in Italia non ci fu fino al 1944; e nella liberazione d'Italia, la resistenza fu «minoritaria» dal punto di vista militare.
  • Mussolini si era reso conto – a causa della guerra – che la gente è più fedele alla patria che alla propria classe sociale.
  • Per conoscere in modo completo il fascismo bisogna dunque riconoscere una verità negata: il fascismo, sotto la camicia nera, era di sinistra.

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