Nadia Cavalera
poetessa e scrittrice italiana
Nadia Cavalera (1950 – vivente), poetessa, giornalista e scrittrice italiana.
Citazioni di Nadia Cavalera
modifica- anch’io ritengo (come tante altre e me ne compiaccio) che la festa della donna abbia ormai fatto il suo tempo. All’inizio ci è parsa una vittoria, quand’era invece (e dobbiamo ammetterlo con rammarico) una sconfitta, la sigla di una sudditanza. Le feste vengono istituite dai potenti per i sottomessi e che il sottomesso le accetti equivale a sottoscrivere la propria condizione, tant’è che proprio la festa della donna si è sempre più configurata nel tempo come una valvola di sicurezza (penso anche al carnevale) con cui i cittadini si serie A, permettendo ed anzi favorendo (con squisite dilazioni temporali di più giorni sino ai folleggiamenti di un mese) lo sfogo delle iniziative per quelli di serie B, in realtà ne smorzano la carica dirompente, riaffermando così ulteriormente il loro predominio.(Per l'abolizione dell'8 marzo, Da GHEMINGA, anno 1, n. 1, Aprile 1988)
- [Su Palazzo Reale] dal barocco infila paziente quadri | nel giardino prensile degli specchi in galleria | già sede in fede dei savoia[1]
- [Sulla Cattedrale di San Lorenzo] romana regina medievale | in regione gotica striscia | i tre portali francesi[2]
- [Sulla Cattedrale di San Lorenzo] scalinano i leoni torri campanarie | e fulge il sacro catino | all'ombra d'una mina esplosa[3]
Superrealisticallegoricamente
modifica- La superrealtà? è l’anima dell’universo: pura materialità di cervelli in rete allegorica tra loro. Hanno infinite dimensioni, forme e ubicazioni, e rappresentano tutte le possibilità: la fusione dei contrari
- La materia è massa di spazio esteso, in vincolata mutazione, nel tempo
- La massa è l’insieme degli elementi che compongono una specifica materia
- Il cervello è la logica matematica che presiede ad una qualsiasi entità materiale
- L’anima dell’universo è l’autocoscienza del tutto di procedere secondo evoluzione
- L’evoluzione è il processo infinito del finito
- Due le facoltà principali del cervello: registrare e progettare
- L’attività principale del cervello è progettare, che vuol dire utilizzare i dati in possesso per impostarne e consentirne un’evoluzione. Il cervello, nella veglia, la svolge per un’entità specifica, nel sonno, per la specie d’appartenenza della medesima
- Durante il sonno, il cervello passa in rassegna, per tenerli vivi e verificarli, i miliardi di dati e immagini, a sua disposizione, ab ovo, e, associandoli variamente, li compone in film, cortometraggi, telenovelas, videoclip, che gli uomini, quando ne portano allo stato di veglia qualche spezzone, chiamano sogni
- Gli esseri viventi arriveranno a non avere bisogno di dormire quando il cervello acquisirà la competenza di svolgere le sue due funzioni principali contemporaneamente
Casuals
modifica- Uomo non è un nome comune di persona ma nome proprio di persona, (dal latino humus-terra) è il nome corrispondente di Adamo (dall’ebraico adamà - terra).
- la religione è un sogno che si vorrebbe vero
- le donne non hanno alcuna invidia del pene. solo non accettano lo strapotere che quell’appendice predice
- non è il paesaggio in sé che ti parla ma è l’attenzione che tu poni nell’osservarlo che ti ci fa ritrovare
- mi piace la neve perché è popolare non democratica
- la vera Cultura è generosa dunque obiettiva
- l’arte non è mai fine a se stessa. ma a se stessi
- il poeta scrive per una sua propria esigenza personale. prescindendo da quella del suo interlocutore
- ricordo e dimenticanza si alternano nella danza della memoria
- la poesia, come la musica, non nasce dal silenzio (come dicono in tanti) ma dal tumulto fragoroso di pensieri cui si dà per placarli una forma concreta
- in un tempo di continua menzogna e manipolazione dire la verità è una rivoluzione
- la poesia è un’estensione nello spazio per acchiappare il tempo
- non c’è sentimento profondo che non trovi il suggello in una parola, e l’apoteosi in una poesia. persino l’indicibile ha bisogno della parola per essere: «Lingua mortal non dice / Quel ch’io sentiva in seno»
- la poesia poco respira, piuttosto spira. ecco è su una pira
- la poesia è femina perché crea il parto di sé stess*
- la poesia è il prodotto ultimo di una elaborazione linguistica, che parte dalla parola, si compone in prosa e spesso ne conserva le tracce in una felice contaminazione
- i filosofi parlano in generale. i poeti scendono nello specifico risultando quindi più utili a dibattere gli stessi temi
- la poesia è comunista. in quanto costituisce il mondo della libertà, dove ognuno si manifesta nella propria realtà e si muove secondo i propri bisogni
- se la storia della coscienza comincia con la prima bugia (come dice Brodsky) il bugiardo è un uomo dalla vasta coscienza
Note
modificaBibliografia
modifica- Nadia Cavalera, Brogliasso, Modena, Gheminga 1996 - mix sperimentale di varie testualità (presentazione di Giorgio Barberi Squarotti)
- Nadia Cavalera, Superrealisticallegoricamente, Roma, Fermenti, 2005 - poesie/prose/opere verbo-visive (presentazione di Donato Di Stasi)
- Nadia Cavalera, L'astutica ergocratica, Novi Ligure (Alessandria), Joker, 2011 (introduzione di Daniele Maria Pegorari)
- Nadia Cavalera, Casuals. Spoesie 2010-2015, Milano, ABEditore, 2016 (Prefazione di Giuseppe Panella)
- Nadia Cavalera (a cura di), Umafeminità. Cento poet* per una innovazione linguistico-etica, Novi Ligure, Joker edizioni 2014
- Alberto Nocerino (a cura di), Genova canta il tuo canto, Editrice ZONA, Lavagna (GE), 2015. ISBN 978-88-6438-574-7
Altri progetti
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