Mother Cabrini
film del 2019 diretto da Daniela Gurrieri
Mother Cabrini
Titolo originale |
Mother Cabrini |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2019 |
Genere | biografico, drammatico |
Regia | Daniela Gurrieri |
Sceneggiatura | Daniela Gurrieri |
Interpreti e personaggi | |
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Mother Cabrini, film italiano del 2019 con Cristina Odasso, regia di Daniela Gurrieri.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Emigrare tutto sommato non è una cosa così negativa. In fondo è una possibilità che Dio dà agli uomini. Anche Gesù da bambino è stato costretto a fuggire e ad emigrare con la famiglia in Egitto, come pure Abramo. (Scalabrini)
- Signore, mi sento abbandonata, ma se questa è la tua volontà accetto e ti offro con gioia questa sofferenza, l'incertezza di ciò che sarà, in riparazione delle ferite del tuo cuore e per la conversione dei peccatori. (Cabrini) [preghiera]
- Accettate, o Gesù, l'oppressione della mia anima e unitela alla vostra offerta nell'orto degli ulivi. Ma voi, o Gesù, mi volete perfezionata ad ogni costo. I miei peccati, il mio orgoglio, mi farebbero temere di me, ma abbandonata nel cuore dolcissimo del mio diletto posso ripetere con San Paolo: "Tutto posso in colui che mi conforta".[1] (Cabrini)
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Donna: Perché battezzare un bambino? Non sarebbe meglio battezzare un adulto che decida per conto suo?
Cabrini: Spiegatemi questo: qualcuno di noi ha deciso di venire al mondo? La vita è un dono, un misterioso dono, e di certo non dipende da noi. E così anche la grazia della salvezza. Noi non siamo degni dell'amore di Dio, ma attraverso il battesimo veniamo purificati dal peccato originale e possiamo rinascere come figli e figlie di Dio. - Massone: Tutte le religioni sono uguali.
Cabrini: Dichiarare che tutte le religioni sono uguali è come dire che voi non credete in nessuna di queste. Esattamente come se l'uomo credesse di essere egli stesso Dio. - Gabriella: Povera madre, deve aver sofferto moltissimo.
Bernardina: Sì, ma quella sofferenza in qualche modo la forgiò. La vedemmo fortificarsi giorno dopo giorno, piena dell'amore al Sacro Cuore. Diceva sempre a tutte noi: "Gesù oramai ha preso il mio cuore e ha deciso di darmi il suo in cambio".
Leone XIII: Guardate questo campo quanto è vasto, madre. Mettiamoci al lavoro, coraggio, all'opera! E dopo ci aspetterà il paradiso.
Cabrini: Lavorare sì, mi piace, ma... ma alla fine il paradiso sarà poi nostro?
Leone XIII: Certamente. Il paradiso è la giusta ricompensa per l'operaio della vigna. Dunque coraggio Cabrini, avanti a lavorare, fino alla morte.
Note
modifica- ↑ Cfr. Lettera ai Filippesi: «Tutto posso in colui che mi dà la forza».
Voci correlate
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