Movsar Baraev

caduto ceceno
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Movsar Buharovič Baraev (1979 – 2002), terrorista russo di etnia cecena.

Citazioni su Movsar Baraev

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  • Saša non esitò un istante a dirsi sicuro che l'assedio del teatro fosse un'altra cospirazione mirante a rafforzare la politica bellicosa di Putin e a etichettare come terrorista il governo di Aslan Maschadov, in sostanza «una nuova versione degli attentati ai condomini». Quando Saša mi raccontò la sua teoria, io non gli diedi molto retta. Ma lui la sostenne con una vivace spiegazione.
    «Senti», disse, «immagina di essere un agente dell'FSB di nome Movsar Baraev. Il tuo oper viene da te e ti offre un affare molto vantaggioso. La tua banda andrà a Mosca senza che la polizia intervenga, garantito; poi t'impadronirai del teatro e lo minerai con esplosivi finti. I russi negozieranno e accetteranno di aderire a un cessate il fuoco in Cecenia. Tu torni a casa da eroe e sarai anche tonto, non ci vedi alcuna trappola. Pensi che negozieranno davvero per la pace. Non capisci che stanno attirando la tua banda nei mirini dei loro fucili. Perciò accetti. Dopotutto, hai già fatto affari con l'FSB.
    Poi l'FSB usa gas che si presume non siano letali e spara a tutti i tuoi uomini. Ma sbagliano con il gas e un sacco di persone muoiono. E tra l'altro, il fatto di darne la colpa a Zakaev e Maschadov è il loro modo di reagire all'incontro che hai combinato tra Rybkin e Zakaev a Zurigo.» (Aleksandr Goldfarb)
  • È stato a suo modo un paradigma della trasformazione intervenuta, nella guerra cecena, nel corso degli ultimi due anni. Trasformazione, cioè trascoloramento graduale dal nazionalismo all'islamismo e, contemporaneamente, passaggio dalla guerriglia militare all'organizzazione criminal-mafiosa.
  • La sua biografia è quella di un «mezzatacca», un capobanda di medio livello, messo alla testa di una banda di circa 200 uomini (secondo le informazioni fornite dal capo delle milizie cecene filorusse Said Selin Peshkoev) dal caso, cioè dalla morte dello zio Arbi Baraev.
  • Non è né una novità, e non sarebbe neppure una sorpresa, scoprire che il giovane Baraev ha agito all'interno di un piano che si prefiggeva scopi assai diversi da quelli proclamati - e perfino creduti - dai membri del commando suicida.

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