Max Giusti

comico, cabarettista, imitatore, conduttore televisivo, conduttore radiofonico, attore e drammaturgo italiano (1968-)

Max Giusti, all'anagrafe Massimiliano Giusti (1968 – vivente), comico, cabarettista, imitatore, conduttore televisivo, conduttore radiofonico, attore, doppiatore e commediografo italiano.

Max Giusti nel 2024.

Citazioni di Max Giusti

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Io lavoro e non ho protettori, cosa che facilita molto l'operato di chi vuole liberare posti, tant'è vero che quando mi cacciarono da Affari tuoi nessuno chiamò o disse una parola per me.[1]
  • Sono figlio di un metalmeccanico e di una commessa, nato in periferia. Giunto in una città nuova, con lavoro nuovo in studi nuovi (della Rai, in via Mecenate), cosa faccio? Caccio la battuta alle maestranze, mica ai manager. E le maestranze erano tutte, ma tutte, pugliesi. Ho imparato un sacco di cose: tipo a bere.[2]

Intervista di Mario Manca, vanityfair.it, 28 luglio 2018.

  • Quando fai un programma in una certa fascia oraria, con i bambini e le famiglie che ti guardano. In quei casi la mia espressione artistica si limita perché c'è una forma di rispetto verso le persone a cui mi rivolgo. Non mi sento libero quando sono in pubblico perché, in qualche maniera, rappresento qualcosa per qualcuno. Mi vedono come l'uomo della porta accanto, quello che è entrato per cinque anni a casa della gente all'ora di cena.
  • Sono cambiato dopo i diciotto anni perché andavo sempre in bianco e in comitiva capitavo o da solo o con la più brutta. Dà lì ho rotto il ghiaccio, qualcosa dovevo fare. Sono un papà che fa ridere, è come se i miei figli fossero abbonati in prima fila a un mio spettacolo.
  • Mi piacerebbe lavorare con Antonello Fassari o Massimo Wertmüller, che rappresenta una romanità difficile da trovare oggi, quelle del Nome del popolo sovrano. Con Francesco Mandelli, che è esattamente il mio opposto, farei qualcosa volentieri: mi piace contaminare mondi diversi, credo che funzioneremmo.

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