Matteo Porru

scrittore italiano

Matteo Porru (2001 – vivente), scrittore italiano.

Il dolore crea l'inverno modifica

Incipit modifica

La vita gli è nevicata tutta addosso. Un giorno sono arrivate le nuvole e ha iniziato a cadere, cadere, cadere. Da quel giorno, lui non ricorda il colore del cielo, la sua pace, le sue ombre. Si è arreso al freddo e ha imparato a lasciarsi cadere, come fa da tempo il bianco del mondo. L'ha fatto perché non aveva più scelta, perché ogni cosa ha iniziato a crollare, a scomparire. Tiene stretto il cappotto e gli fa male tutto. Vorrebbe urlare, invece piange.

Citazioni modifica

  • Elia Legasov ha vissuto tanto a lungo da potersi permettere di dimenticare il tempo e talmente poche cose da non averlo mai sentito trascorrere. O almeno, così dice. (cap. I, p. 17)
  • Ha un cane, Sobaka, un laika anziano cieco quasi quanto lui, infiacchito dal freddo e dal tempo, ed è l'unica creatura che gli tiene sempre compagnia e che lo sente perdere il controllo e l'equilibrio, mentre cammina. Si è ritagliato un angolo di casa, quello meno freddo, e ulula e ulula come se chiamasse l'inferno, e quando lo fa Boris lo accompagna, e piangono come piangono vicini, e sfiniti, due animali. (cap. IV, p. 36)
  • Ci sono cose fatte per essere ricordate che si dimenticano presto, e cose fatte per essere dimenticate che si ricordano tardi. E poi altre che non si dimenticano e neppure si ricordano. Semplicemente esistono, e ritornano appena qualcuno si mette a cercarle. (cap. XXIII, p. 129)

Incipit di alcune opere modifica

Se viene il temporale modifica

Il venti luglio del duemilauno avevo qualche mese, tanto sonno e tanta fame. Le fotografie di quell'anno le ho stampate tutte e, ogni tanto, apro gli album e le guardo per ritrovarmi o ricordarmi di quanto sono belle le cose fragili, di come il tempo le ha cambiate, colorate, tagliate tanto e piegate sui bordi. Di come, nonostante tutto, le ha fatte continuare. Una delle ultime foto esce sempre dai due angoli adesivi che dovrebbero fissarla alla pagina di carta lucida e ha scritto due zero punto sette in basso a destra: mamma Alessandra mi tiene in braccio e mi bacia. Penso alle cose che ho scoperto solo dopo, che quel giorno si sono fermate, che non sono diventate grandi e vere, che non sono venute avanti. E allora, torno indietro io.[1]

Talismani modifica

Il silenzio è un boato di anime. ​Qualcuno canta laggiù, chi un salat, chi una ninna nanna, allegre e monotone tiritere che arrivano intermittenti, a salti [...]. Gli incubi, nella vita e nei sogni, stanno addosso a quelle poche centinaia di anime a trentasei chilometri a nord-est di Khost, un posto tanto dimenticato da Dio e dagli uomini da essere segnato sulle carte a matita, tutt'al più senza nome o con un asterisco scarabocchiato. [...] È la noncuranza a dominare su quelle anime, il palese tentativo di dimenticare quelle giornate, quegli strazi, quel vuoto e insensato vivere.

Citazioni su Matteo Porru modifica

Note modifica

  1. Matteo Porru, Se viene il temporale, effequ, Firenze, 2021, p. 74.

Bibliografia modifica

  • Matteo Porru, Il dolore crea l'inverno, Garzanti, Milano, 2023.

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