Maternal

film del 2019 diretto da Maura Delpero

Maternal

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Titolo originale

Hogar

Lingua originale spagnolo
Paese Italia, Argentina
Anno 2019
Genere drammatico
Regia Maura Delpero
Sceneggiatura Maura Delpero
Interpreti e personaggi
  • Lidiya Liberman: suor Paola
  • Agustina Malale: Luciana
  • Denise Carrizo: Fatima
  • Isabella Cilia: Nina
  • Alan Rivas: Michael
  • Marta Lubos: direttrice
  • Renata Palminiello: suor Bruna
  • Livia Fernan: suor Pia

Maternal, film italo-argentino del 2019 con Lidiya Liberman, regia di Maura Delpero.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Siamo felici di accompagnarti in questa tua ultima tappa: il cammino verso i voti perpetui è difficile, ma è bellissimo, perché è un cammino di verità. (Direttrice a suor Paola)
  • Dio è grande e misericordioso e guida specialmente le anime giovani, come quella della nostra suor Paola. Come altri, lei si è trovata smarrita su un cammino non tracciato, a dover aiutare la piccola Nina: un cammino sconosciuto, in cui è facile cadere in errore. Contrariamente, la nostra suor Paola ha superato questa nuova prova che le ha posto Dio. In questi giorni, ha generosamente offerto quell'amore speciale che noi sorelle siamo in grado di dare agli altri esseri umani: è l'amore di madri spirituali. (Direttrice)

Citazioni su Maternal

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  • La cosa più notevole è che Maternal, malgrado un soggetto che a priori potrebbe apparire penitenziale, ne è uscito fluido e coinvolgente, nell'alternanza tra momenti di commozione e altri (le scene con i bambini) più distesi e sorridenti. Ineccepibile anche il finale su inquadratura fissa, che conferma la scelta di non lasciarsi andare a giudizi sommari restando "aperto" all'interpretazione dello spettatore. Maternal uscirà sugli schermi italiani in una data ancora da fissare. Nella marea di blockbuster annunciati per l'imminente ripresa della stagione, sarebbe una buona idea non lasciarsi sfuggire questo piccolo film prezioso. (Roberto Nepoti)
  • Non ho mai amato il cinema ridondante, per me è l'immagine che comanda. Per questo film ho portato il processo all'estremo per una forma di pudore. Volevo un film geometrico, statico e infatti non c'è neppure un movimento di macchina. Nella mia idea, lo stile riflette il rigore dell'hogar, intrappolando lo spettatore all'interno della struttura. In questo caso l'estetica è l'etica. (Maura Delpero)
  • Uno spettatore non attivo uscirà frustrato dal mio film. Ma gli ingredienti ci sono già tutti. Non credo che sia necessario conoscere i dettagli della violenza subita da Fatima, lo capiamo dal non detto, ma sapere altro alimenterebbe solo la morbosità. Volevo fare un film che si svolgesse qui e ora, tutto all'interno dell'hogar. C'era una parte della storia che seguiva Lu nella sua uscita, avevo anche girato alcune scene, ma le ho eliminate perché sentivo che avrei tradito il mio proposito calvinista di realizzare un film nel presente in cui passato e futuro sono presenti e assenti al tempo stesso. (Maura Delpero)
  • Va bene il relax che funzioni un po' da premio per la gente che rientra nelle sale. Però è anche il caso di riprovare, come si faceva una volta, il piacere del film fuori standard, il gusto per lo stile e le atmosfere, il brivido della trasgressione depurato da provocazioni a buon mercato: qualità che senz'altro possiede Maternal, esordio nel cinema di finzione della documentarista Maura Delpero presentato al festival di Locarno due anni orsono e ora restituito al grande schermo, un thrilling psicologico delimitato nello spazio e bloccato nell'azione eppure attraversato da fremiti eversivi e desideri inconfessabili. (Valerio Caprara)

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