Marisa Bellisario

dirigente d'azienda e politica italiana (1935-1988)

Marisa Bellisario (1935 – 1988), dirigente d'azienda italiana.

Marisa Bellisario

Citazioni di Marisa Bellisario modifica

  • Per una donna esiste il problema della credibilità, bisogna dimostrare che si è brave. Alla donna manca il diritto alla mediocrità, si arriva ad occupare posti importanti solo se si è bravissime. Ma quando ci saranno anche le mediocri, come avviene per gli uomini, vorrà dire che esiste la parità. Occorre quindi dimostrare che a uguali opportunità corrispondono uguali meriti.[1]
  • Non ho vissuto da protagonista il femminismo nei suoi anni più caldi: ero impegnata nel mio lavoro all'estero e poi a Ivrea. Lavoravo e facevo carriera, dimostrando che potevo fare quello che facevano gli uomini, e forse farlo meglio. Ho però il rimpianto di essere mancata a quel momento storico.[2]

Citazioni su Marisa Bellisario modifica

Lella Golfo modifica

  • Chi la conobbe, ricorda che Marisa amava spesso raccontare dello stupore e dell'incredulità che suscitava negli interlocutori nel presentarsi come leader di una società.
    Agli inizi della carriera, raccontava Marisa, «qualche volta, rispondendo al telefono, mi è capitato di sentirmi dire: c'è il signor Bellisario?» pensando subito alla segretaria di amministrazione piuttosto che alla manager woman. In alcune interviste, la "signora con i baffi" (così ironicamente definita), sosteneva che per ottenere successo nella vita, era necessario avere fiducia in se stessi, pensare positivo ed avere tanta voglia di lavorare. L'uguaglianza di genere, intesa come opportunità e come rimozione degli ostacoli in vista della scalata ai vertici, rimase un costante richiamo che Marisa proiettava dentro e fuori la sua vita professionale.
  • Era una donna molto attraente (in America era stata soprannominata "The legs", in quanto aveva delle splendide gambe), e lei, ben consapevole del suo fascino, spendeva molto del suo tempo libero nella cura della persona, tra estetiste e boutique alla moda. Gli abiti che indossava erano ricercati e solitamente firmati Armani.
  • Marisa aveva contro la politica aziendale, i sindacati che non credevano alla ristrutturazione [dell'Italtel][3]. La stampa scriveva che era stata scelta una donna per rendere più soft la chiusura dell'intero complesso.
    Chi le diede fiducia fu il ministro Gianni De Michelis che conosceva la sua professionalità. De Michelis non si sbagliava: Marisa riuscì nel miracolo di trasformare un complesso di fabbriche da rottamare in una moderna azienda elettronica. Cambiò 180 dirigenti su 300; avviò progetti innovativi che suscitarono interesse anche negli Stati Uniti; portò in tre anni il fatturato a 1300 miliardi con un cospicuo attivo; ottenne il consenso dei sindacati al suo piano di ristrutturazione e la benedizione dei lavoratori ai quali era riuscita ad assicurare il lavoro.
  • Marisa Bellisario è una delle figure più rappresentative nella storia dell'imprenditoria italiana. Anche se sono tanti gli anni trascorsi dalla sua scomparsa, avvenuta a soli 53 anni, viene ancora ricordata come la donna manager più famosa d'Italia.

Note modifica

  1. Citato in Bruno Vespa, Donne d'Italia, Milano, RaiEri-Mondadori, 2015, p. 285. ISBN 978-88-04-65812-2
  2. Citato in Lella Golfo, Bellisario Marisa, in AA.VV., Italiane. Dagli anni Cinquanta ad oggi (1951-2011), 150anni.it
  3. Azienda multinazionale italiana attiva nel settore dell'Information & Communication Technology.

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