Marina Nemat

scrittrice iraniana

Marina Nemat (1965 – vivente), scrittrice iraniana.

Nel carcere di Evin a 16 anni era come crescere all'inferno

la Repubblica, 29 dicembre 2024.

  • Il 15 gennaio 1982 a Teheran, in Iran, due membri del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica vennero a casa mia per arrestarmi. Avevo sedici anni. Mi caricarono in macchina e mi portarono a nord, nella prigione di Evin.
  • Mi misero entrambi i polsi in una manetta sola e, quando la chiusura scattò, il mio polso destro si spezzò, prima ancora che iniziassero a torturarmi. Urlai. Mi legarono a un letto di legno a pancia in giù. Mi frustarono le piante dei piedi con un cavo spesso quanto un tubo da giardino, fatto di gomma dura e pesante.
  • A volte, a Evin, le ragazze venivano chiamate per essere interrogate a tarda notte e riportate in cella molto presto al mattino, senza segni visibili di tortura. Se conoscevamo la ragazza, le chiedevamo: "Dove sei stata stanotte?". E lei avanzava una scusa, tipo: "Mi hanno portata a un interrogatorio e non è successo nulla". Ovviamente era una bugia. Nessuno parlava di ragazze stuprate a Evin, ma sapevamo che succedeva, sotto silenzio.

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