Marduk

dio babilonese dell'agricoltura, della creazione e dell'ordine civile. Re degli Dèi.

Marduk o Bēl, re degli dèi nella religione babilonese e divinità protettrice dell'antica città di Babilonia.

Marduk in una immagine proveniente da un sigillo cilindrico in lapislazzuli risalente al IX secolo a.C.

Citazioni di Marduk modifica

Enûma Eliš modifica

  • Al di sopra dell'Apsû | Dimora che voi occupate; | Come copia dell'Ešarra | Che io stesso ho costruito per voi, | Ma più in basso: in un luogo | Di cui ho consolidato la base, | Voglio costruirmi un Tempio | Che sarà la mia Dimora preferita, | In mezzo al quale | Impianterò il mio Santuario | E assegnerò i miei appartamenti, | Per stabilirvi il mio regno. | Quando voi lascerete l'Apsû, | Per salire all'Ass[embl]ea, | Quella sarà la vostra sosta, | Per ricevervi tutti insieme; | Quando lascerete il Cielo | Per scendere all'[Assemblea]; | Quella sarà la vostra sosta, | Per ricevervi tutti insieme! | [Gli] darò il nome di "Babilonia: | Il Tempio dei Grandi dèi".
  • Che nulla sia mutato | Di ciò che io disporrò. | E che ogni ordine proferito dalle mie labbra | Rimanga irreversibile e irrevocabile!
  • Voglio condensare del sangue, | Costituire un'ossatura | E creare così un Prototipo umano, | Che si chiamerà "Uomo"! | Questo Prototipo, questo Uomo, | Voglio crearlo | Perché gli siano imposte le fatiche degli dèi | E che essi abbiano tempo libero.

Citazioni su Marduk modifica

  • Marduk ha riscattato gli dèi seguaci di Tiāmat dalla schiavitù, li ha liberati dalla schiavitù creando gli uomini e facendo portare a questi ultimi il peso del servizio degli dèi. Ossia Marduk per risparmiare agli dèi vinti il servizio verso gli altri dèi, vincitori, forma l'umanità destinata quindi per disposizione originaria e naturale a servire gli dèi, alla religione. L'umanità è dunque il soggetto del riscatto, non è da riscattare, ma è riscattante una parte degli dèi: gli uomini riscattano gli dèi. (Giuseppe Furlani)

Domenico Bassi modifica

  • Fra tutti gli dei del pantheon babilonese-assiro egli fu quello che ebbe un culto più diffuso e duraturo. Se ne fa menzione già nei documenti privati delle antichissime dinastie di Babilonia, dai quali risulta che il dio era venerato insieme con Sin e con Samas. Tutti i monarchi dell'impero babilonese gareggiarono nel rendergli omaggio.
  • Il culto di Marduk fiorì ancora durante la signoria persiana per opera di Ciro, che con fine intendimento politico seppe rendersi favorevoli i potenti sacerdoti del nume, rimasto anche nel periodo di decadenza dell'impero caldeo-babilonese la principale divinità di Babilonia. Cambise seguendo l'esempio paterno tenne in molto onore l'antico dio, la cui città continuò per lungo tempo ad essere la capitale del nuovo impero fondato da Ciro. Il gran santuario di Marduk fu poi messo a sacco e distrutto da Serse; il che segnò la fine del suo culto.
  • Originariamente egli fu un dio solare in genere, sotto l'aspetto locale il dio-sole di Eridu, e il suo culto connesso con l'adorazione del sole. Quando poi il concetto del sole nella sua interezza fu concretato in Samas, allora in Marduk si vide il sole del mattino e ad un tempo quello della primavera. Egli passò più tardi da Eridu a Babilonia, assorgendo all'onore di dio locale e tutelare della grande metropoli. Man mano che l'importanza politica e religiosa di questa città venne crescendo, Marduk contemporaneamente si elevò sempre più nella gerarchia celeste; finché all'apogeo della potenza di Babilonia comparisce come capo di tutti gli dei mesopotamici.

Enûma Eliš modifica

  • La sua natura era esuberante; | Il suo sguardo fulminante; | Fu uomo fatto sin dalla nascita, | E pieno di forza dal principio.
  • Le sue forme sono incredibili, | Ammirevoli: | Impossibili ad immaginare, | Insopportabili a guardare. | Quattro sono i suoi occhi, | E quattro le sue orecchie. | Quando muove le labbra, | Il Fuoco divampa! | Quattro orecchie | Gli sono spuntate, | E i suoi occhi, in numero uguale, | Ispezionano l'Universo!
  • Oh Marduk, solo tu emergi | Tra i Grandi dèi! | Il tuo destino è ineguagliato, | Il tuo comando, sovrano! | D'ora innanzi, | Irrevocabili saranno i tuoi ordini! | Elevare o abbattere | Sarà in tuo potere! | Ciò che esce dalla tua bocca si realizzerà, | Il tuo comando non sarà mai ingannevole! | Nessuno, tra gli dèi, | Oltrepasserà i limiti da te fissati! | E come i nostri luoghi di culto | Tu avrai il tuo posto assegnato | In tutti i nostri santuari! | Oh Marduk, a te solo, | Nostro vendicatore, | Abbiamo conferito la Regalità | Sulla totalità dell'Universalità intorno!

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