Maddalena Pelzet

attrice teatrale italiana (1801-1854)

Maddalena Signorini Pèlzet (1801 – 1854), attrice italiana.

Citazioni su Maddalena Pelzet modifica

  • La Pelzet, sia detto a maggior vanto e decoro di lei, non cooperò alla corruttela dell'arte rappresentativa, di cui si fanno complici non pochi attori del giorno d'oggi, i quali, per difetto di scienza vera, e per soverchio amore della realtà positiva, si danno a un vergognoso naturalismo, assoggettando, con improvido consiglio, l'imitazione poetica alle leggi della copia servile, che intieramente la distrugge. Quindi rifuggì animosamente dalla rea usanza di scuotere con urli furibondi, con istrazianti contorcimenti convulsivi, con riempirti di ribrezzo con quella dotta analisi di singhiozzi, di aneliti, di rantoli con cui si accompagnano i diversi generi di morte, sia per ferro, per veleno, per sincope o per consunzione; perciocché non mirava a sconvolgerti, a sbalordirti i sensi, ma a perturbarti profondamente il sentimento: non a lasciare nauseato, inorridito lo spettatore per immagini goffe, immodeste o difformi, ma pensoso e tutto compreso di quelle, le quali, sia che partano dal fatto luttuoso o dal festivo, hanno virtù di trattenerti le facoltà intellettuali e morali. (Francesco Regli)
  • Nella Pelzet, oltre ai pregi della mente e del cuore, tutti in lei erano perfetti quei doni esteriori, nei quali poteva sempre pigliare atto vivo la bellezza, che doveva tragittarsi per gli occhi e per l'udito nell'animo dello spettatore. Persona che in tutte le proporzioni si conveniva alla muliebre eleganza: occhio eloquente, volto pronto a trasformarsi e ritrarre tutti i variati affetti, voce limpida, forte, estesa, flessibile a tutte le gradazioni dei tuoni, delle enfasi, delle pose che richiede l'idea: pronunzia pura, dolcissima nel più bel fiorentino, emendata collo studio e coll'esempio de' meglio parlanti: e la quale riportò sempre in tutta la Toscana, cosa mirabile, fra tanti esempi contrarii di accenti dissonanti, di sconce ambiguità, di sgraziati idiotismi, onde si corre rischio d'inviziarla in comunicando colle altre genti d'Italia. (Francesco Regli)
  • Quello ch'era notabile nell'attrice fiorentina [Maddalena Pelzet], e prova irrepugnabile di gusto sanissimo, era il vederla passare dall'un genere all'altro di tragica rappresentazione, e assumere forme cosi differenti ed opposte, senza mai né degradare la dignità del coturno, né scemare punto alla figura artistica della donna di quel decoro, di quella grazia e formosità, da cui il senso estetico non soffre che si scompagni, poniamo ch'ella si travagli in violenta passione, in orribile contrasto. (Francesco Regli)

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