Maïmouna Doucouré
regista e sceneggiatrice franco-senegalese
Maïmouna Doucouré (1985 – vivente), regista e sceneggiatrice francese.
Citazioni di Maïmouna Doucouré
modificaIntervista di Fabien Lemercier, Cineuropa.it, 18 agosto 2020.
- [Sull'ispirazione dietro Donne ai primi passi] Il giorno in cui ho visto un gruppo di ragazze di 11 anni a una festa di quartiere salire sul palco e ballare in modo molto sensuale, con abiti molto corti. Ero piuttosto scioccata e mi chiedevo se fossero consapevoli dello stato di disponibilità sessuale che trasmettevano. Tra il pubblico c'erano anche mamme più tradizionali, alcune donne velate: è stato un vero shock culturale. Sono rimasta sbalordita e ho pensato alla mia infanzia poiché mi facevo molte domande sulla mia femminilità, muovendomi tra due culture, la mia cultura senegalese che mi viene dai miei genitori e la mia cultura occidentale.
- Oggi, più una donna è sexy e più è "oggettivata", più ha valore agli occhi della rete. E quando hai 11 anni, non capisci davvero tutti questi meccanismi, ma tendi a imitare, a fare la stessa cosa per avere un risultato simile. Trovo che sia urgente parlarne, aprire il dibattito sull'argomento.
- Sappiamo che c'è un problema e non è nascondendo i nostri volti che si va avanti. Abbiamo bisogno di più modelli, in posizioni più alte. Vedere una donna presidente della Repubblica, donne astronaute, ingegnere: questi modelli sono indispensabili nella costruzione delle bambine, essenziali per aprire il loro immaginario. In questo, penso che il cinema abbia un ruolo importante da svolgere.
Intervista di Antonio Cuomo, Movieplayer.it, 12 settembre 2020.
- L'ispirazione per Mignonnes è la mia infanzia, il fatto di essere cresciuta con due madri e mio padre in una famiglia poligama in Francia. L'essere una donna tra due culture è stata fonte di grandi riflessioni per me. Ma nasce anche da alcune ragazzine che ho visto ballare come quelle del film, mi sono chiesta se fossero consapevoli della valenza di quel tipo di ballo e per un anno e mezzo ho incontrato tante ragazzine da cui mi sono fatta raccontare cosa voglia dire essere una ragazza nella nostra società, tra social media, scuola e vita quotidiana.
- Molte persone vivono in depressione per questo, cercano costantemente di capire se siano apprezzati perché hanno tanti like o non lo sono perché non ne hanno abbastanza, facendo confronti con gli altri e chiedendosi se siano meglio per i loro vestiti, per l'espressione o per altro. Può essere difficile oggi, con i social media, mantenere la fiducia in se stessi.
- Ho lavorato senza lo script, perché quando lavori con persone così giovani non sai mai come lo impareranno e ho preferito raccontare loro la storia man mano che lavoriamo. Per creare i loro personaggi, ho associato a ognuno di loro un animale. La protagonista, Amy, per la sua evoluzione è una gattina, che diventa un gatto e poi una pantera nera, e lo si può notare dal modo in cui balla, per come si pone e parla. Tutto in linea con l'animale che la rappresenta. [...] Angelica era un serpente, mentre Jess, la ragazza bionda, era un cervo, ben piantata per terra e aggressiva. Invece Coumba, la ragazza di colore, è un cane e Yasmine una scimmia.
Repubblica.it, 15 settembre 2020.
- La controversia è partita tutta dal poster del film... la cosa più importante, però, è guardare la serie e comprendere che stiamo sposando tutti la stessa battaglia.
- È stato mostrato al Sundance e visto dal pubblico statunitense; ho incontrato gli spettatori che hanno dimostrato di aver compreso che quel che trattava Cuties erano istanze universali. Non riguarda la società francese, l'ipersessualizzazione dei bambini che vediamo sui social.
- Dobbiamo proteggere i nostri figli. Quello che voglio è far aprire alle persone gli occhi su questo problema cercando di correggerlo. È altrettanto necessario creare un dibattito e trovare delle soluzioni da parte di registi e politici all'interno del sistema educativo.
Filmografia
modifica- Donne ai primi passi, 2020
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