Lupo appenninico

sottospecie di animale della famiglia Canidae

Citazioni sul lupo appenninico.

Un lupo appenninico

Citazioni modifica

Giuseppe Altobello modifica

  • Il colorito del nostro Lupo non è sempre costante, pur tuttavia, facendo astrazione dai casi di melanismo o di albinismo non infrequenti coi quali si volle anche fondare la sottospecie Canis lupus lycaon (Erxleben), esso presenta nel mezzo del dorso una fascia di circa dieci e più centimetro di colorito grigio-nero dato da lunghi peli bianchi alla base, grigio-bruni nel mezzo, poi ancora bianchi terminati di nero lucido. La lanuggine è di colorito nocciola-chiaro. I lati del dorso e i fianchi sono grigio-fulvicci, petto e addome fulvo chiaro, parti interne degli arti biancastre.
  • Il nostro lupo si differenzia dalle tre forme che si conoscono in Europa non solo pel colorito ma anche per modificazioni craniche che culminano nella forma delle ossa frontali e specialmente delle loro apofisi e delle loro creste: quelle sono più rotondeggianti e queste decorrendo obliquamente in basso vengono ad occupare tutta la lunghezza dell'osso invece di unirsi verso il terzo medio.
  • In generale la dentatura del nostro Lupo si avvicina molto di più a quella del Cane. Mentre alcuni denti hanno solo dimensioni minori, gli altri differiscono per l'impianto e la forma. Dei denti superiori gl'incisivi ed i canini sono più piccoli e questi ultimi sono anche meno ricurvi di quelli del C. lupus.

Luigi Boitani modifica

  • Da circa quarant'anni il lupo sta riguadagnando gran parte delle aree montane e collinari italiane; parte di questo successo è senz'altro dovuto alle leggi nazionali ed europee di protezione (pensate che la persecuzione diretta era prevista da apposite leggi fino a un decreto del 1971 ed era anche finanziata da vari soggetti, pubblici e privati), ai progetti di conservazione della specie e di compensazione dei danni provocati dal lupo al bestiame, ma gran parte di questa dinamica è spiegata dall'abbandono di montagne e colline da parte delle attività produttive tradizionali: l’agricoltura montana e collinare è regredita in maniera diffusa e la fauna selvatica, a cominciare dai grandi ungulati, ha ripreso il suo spazio.
  • Il lupo italiano è l'esempio più bello della capacità di adattamento della specie Canis lupus, e la sua preziosità non consiste certo nell'essere un piccolo brandello della specie che, a livello mondiale, conta migliaia e migliaia di individui, ma nel costituire il prodotto di una coevoluzione con l'uomo avvenuta con tempi e modi del tutto particolari. L'aggiustamento del lupo all'ambiente italiano e l'intuizione di quanto questo adattamento sia profondo può essere drammaticamente evidente quando pensiamo al contrasto tra l'idea del lupo come abitatore della grandi foreste o tundre nordiche, suoi habitat primitivi, e la realtà del lupo italiano costretto a una coabitazione con circa 185 abitanti per chilometri quadrato, tanta è la densità media in Italia.
  • In moltissime occasioni mi sono trovato a raccontare della presenza e della biologia del lupo italiano davanti a un pubblico nordamericano o di paesi più vicini come il resto d'Europa; alla mia affermazione che in Italia abbiamo veri lupi selvatici che vivono a soli 30 chilometri dal Colosseo, invariabilmente si leva un coro di sorpresa. E sono proprio gli zoologi, quelli che conoscono meglio il lupo, a restare più sorpresi, poiché loro, forse più di altri, sono più portati al riferimento con la biologia del lupo nordamericano, quello più studiato e meglio conosciuto.
  • Propongo di leggere del lupo italiano immaginandolo sui sentieri delle nostre abituali passeggiate in campagna, o dietro gli alberi che fiancheggiano le piste da sci dell'Appennino o, se avete una casa fuori città o nella periferia di un paese, di pensare al lupo dietro l'angolo del cortile ad annusare gli odori dell'orto. E questo non per mettervi in guardia: al contrario, per rassicurarvi. In tutti questi anni, il lupo è sempre stato lì, anche se non lo sapevamo.
  • Un lupo italiano adulto ha dimensioni leggermente inferiori a quelle dei "cugini" americani e nordeuropei, ma il peso è quasi lo stesso: l'aspetto generale è quindi quello di un animale più compatto e possente. Mentre nelle popolazioni straniere si trovano lupi di colore bianco (nelle regioni polari) o completamente neri (in alcune aree del nordovest americano) con tutte le variazioni di grigio intermedie, nel lupo italiano il colore è pressoché stabile con variazioni limitate alle stagioni e all'età.

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