Louis Mountbatten
ultimo viceré d'India, primo conte Mountbatten di Birmania e ammiraglio britannico
Louis Francis Albert Victor Nicholas Mountbatten, I conte Mountbatten di Burma (1900 – 1979), ammiraglio e uomo politico britannico.
Citato in Dominique Lapierre e Larry Collins, Stanotte la libertà
modifica- Non avrei mai creduto che un uomo intelligente, beneducato, formatosi al foro di Londra, potesse essere a tal punto prigioniero dei propri pregiudizi. Non era che non comprendesse le mie obiezioni: semplicemente, davanti alla mente gli calava una specie di cortina ed era questa la chiave di tutto. Si poteva convincere tutti gli altri, ma non Jinnah. (p. 130)
- La spartizione è pura follia e nessuno sarebbe riuscito a convincermi ad accettarla se l'incredibile ventata di fanatismo razziale e religioso, che ha contagiato tutti, non avesse reso impossibile qualsiasi altra soluzione... Deve risultare chiaro agli occhi del mondo che la responsabilità di quest'insensata decisione spetta agli indiani, poiché essi rimpiangeranno amaramente la scelta che stanno per fare. (pp. 148-149)
- La nascita del Pakistan costituisce un grande evento. La storia sembra a volte procedere con l'infinita lentezza di un ghiacciaio, a volte scorrere precipitosa come un torrente. Oggi,[1]in questa parte del mondo, grazie ai nostri sforzi congiunti che hanno fatto fondere il ghiaccio e hanno tolto di mezzo gli ostacoli, siamo sul filo di una corrente veloce che non ci dà il tempo di volgere lo sguardo all'indietro, ma solo di fissarlo in avanti. (p. 272)
Bibliografia
modifica- Dominique Lapierre e Larry Collins, Stanotte la libertà, traduzione di Francesco Saba Sardi, Mondadori, I Miti, Milano, 1997, pp. 130. ISBN 88-04-44425-8
Note
modifica- ↑ Il 14 agosto 1947. Mountbatten pronunciò queste parole in occasione dei festeggiamenti per la nascita del Pakistan.
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