Lapponia

regione geografico-culturale abitata dalla popolazione Sami

Citazioni sulla Lapponia e i lapponi.

  • Liberi per diritto imperscrittibile di natura, non concepiscono punto la necessità di leggi, atteso il modo con cui vivono. Il paese che abitano, non converrebbe ad alcun'altra razza d'uomini. Essi trovano nella carne delle renne, e in un vegetabile che ogni animale rigetta, il nudrimento ad essi adattato. Società? la trovano nella unione di alcune famiglie, avvicinate da bisogni comuni; e quando accade che due famiglie di questo genere si trovino sul medesimo suolo colle loro greggie, v'è spazio bastante perché l'una si accosti all'altra, e le tenga il discorso che Abramo tenne a Lot: Se tu prendi a mano manca, io andrò a mano dritta; e se tu andrai alla dritta, io andrò a manca. (Giuseppe Acerbi)
  • Niun'altra regola potemmo vedere da costoro osservata, se non quella dell'appetito e dell'istinto. Quando non erano occupati a mangiare, dormivano, o pipavano. (Giuseppe Acerbi)
  • Un gran paese si ritrova, i cui abitatori non hanno da stentare a lavorar le terre per vivere, avendo senza questo tanta copia di cibo, che ne dispensano all'altre nazioni. Nutrisce una specie d'animali sua propria [le renne], che non può vivere altrove, la quale è equivalente a tutte l'altre in somministrar carne, latte e altro. Le ova vi si raccolgono in quantità da varie specie d'uccelli silvestri nel bosco. La bevanda non può mancare, e così il vestimento e l'abitazione; e niente costano. Il sole gira più di due mesi dell'anno sopra questo paese senza tramontare, né per ciò incommoda la nazione col calore, che è molto moderato. L'aria vi è così salubre, che questa gente vive lungo tempo senza aver bisogno né di medico né di medicina. Le donne nel parto corrono molto meno pericolo, e assai men dolore soffrono, che l'altre. I terremoti, non si sa che cosa siano, né meno se siano. In oltre la terra non germoglia spine, né produce né sostiene animal alcuno velenoso. Finalmente non patisce mai carestia; la guerra mai non l'affligge; mai non la tormenta la peste. (Francesco Negri)
Una famiglia lappone in una foto scattata tra il 1890 e il 1900.

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