La scomparsa di Patò (film)
film del 2012 diretto da Rocco Mortelliti
La scomparsa di Patò
Lingua originale | siciliano |
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Paese | Italia |
Anno | 2012 |
Genere | giallo, commedia, drammatico |
Regia | Rocco Mortelliti |
Soggetto | dal romanzo di Andrea Camilleri |
Sceneggiatura | Andrea Camilleri, Rocco Mortelliti, Maurizio Nichetti |
Produttore | Rai Cinema, Cinesicilia |
Interpreti e personaggi | |
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La scomparsa di Patò, film del 2012 con Nino Frassica, Maurizio Casagrande, Flavio Bucci e Neri Marcorè, regia di Rocco Mortelliti.
Frasi
modifica- Rubbano na percora e chiamano i Carabinieri. Si sciarriano du umbriachi e chiamano i Carabinieri. Per le minchiate chiamano sempre a noi. E invece per le cose più importanti chiamano il PS. E che siamo noi, i parenti poveri? (Maresciallo Paolo Giummaro)
- [Scritta sul muro] Murì Patò o s'ammucciò?
- M'impalò un pagnottone. Ma un pagnottone così forte che gli occhi mi ficero pupi pupi. (Gerlando Ciarramiddaro)
- I conti sono facili. È capirli che è difficile. (Maresciallo Paolo Giummaro)
- Mi sto facendo persuaso che il Capitano e il Questore si stanno mettendo d'accordo per mettercela nel culo. A minchia ruppa ruppa ci va nto culu a cu nun ci cuppa. (Maresciallo Paolo Giummaro)
- U tempo ci fotte a noi autri. Ci corre in arrè per farci invecchiare e morire. Quando la morte non ci fotte prima.. (Becchino Don Carmelo)
Dialoghi
modifica- Maresciallo Paolo Giummaro: Mastrodascia Vapano, venite qua. Come mai avete fermato i lavori?
Mastrodascia Vapano: Marescia', io nu aggiu capito na minchia. Mi fecero trasere sotto u palco per vedere che cosa? A Signora Patò ca ciangiva e diceva che su marito era rispettato. Questo succede. Ca volere dire?
Maresciallo Paolo Giummaro: Che Patò non rincasò... - Giovanni Abbate: Io e Margherita Fantuzzo pe stare più tranquilli ci siamo allontanati dal palcoscenico. Siamo entrati nel Palazzo Curtò.
delegato Ernesto Bellavia: Si?
Giovanni Abbate: Siamo arrivati dentro la Cappella.
delegato Ernesto Bellavia: E lì?
Giovanni Abbate: Abbiamo ficcato.
Delegato Ernesto Bellavia: Ficcato?
Aiuto del Delegato: Tamburi.
Delegato Ernesto Bellavia: Tamburi?
Giovanni Abbate: Ficcato.
Delegato Ernesto Bellavia: Atti impuri... - Delegato Ernesto Bellavia: Al nord, dalle mie parti, a Napoli, l'educazione vuole che si aspetti un "Avanti" prima di entrare dopo aver bussato.
Maresciallo Paolo Giummaro: Pure noi qua in Sicilia, sì.
Delegato Ernesto Bellavia: Ah, sì?
Maresciallo Paolo Giummaro: Chiedo perdono. Mi era sembrato di aver sentito: "Avanti!"
Delegato Ernesto Bellavia: No, non l'ho detto.
Maresciallo Paolo Giummaro: E perché non l'avete detto?
Delegato Ernesto Bellavia: Non ne ho avuto il tempo.
Maresciallo Paolo Giummaro: Noi in Sicilia siamo più veloci.
Delegato Ernesto Bellavia: Troppo veloci. - Gerlando Ciarramiddaro: Mi scantai che quel grandissimo cornuto di...
Maresciallo Paolo Giummaro: Modera i termini.
Gerlando Ciarramiddaro: Da quel cornuto...
Maresciallo Paolo Giummaro: T'ho detto di moderare i termini!
Gerlando Ciarramiddaro: Li moderai. "Quel grandissimo" ci levai, ma "cornuto" c'arresta.
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