La notte e la città
film del 1992 diretto da Irwin Winkler
La notte e la città
Titolo originale |
Night and the City |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti |
Anno | 1992 |
Genere | drammatico |
Regia | Irwin Winkler |
Sceneggiatura | Richard Price |
Produttore | Irwin Winkler |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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La notte e la città, film del 1992 con Robert De Niro e Jessica Lange, regia di Irwin Winkler.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- [...] Vorrei parlarle, ho letto il giornale... Come va il mal di testa?... Come quale mal di testa? La vista annebbiata, la depressione, l'insonnia, i lividi... Di chi sto parlando? Ma lo sa con che cosa è stato colpito ieri sera? Con delle armi improprie, amico mio, bum bam bum bam. No, lei è uno con le palle lo sento anche per telefono, ma la legge dice che le mani di un pugile professionista, lo sa che cosa sono? Sono delle armi improprie, con quelle è stato colpito... Ah non colpito, ha ricevuto una spinta... Gli portiamo via anche il culo, ce l'ha una ragazza? Si deve sposare? Quanto guadagna l'anno? Niente paura io sono il suo avvocato, è segreto professionale, è come dirlo al prete... Ha detto milleottocento, e come fa a sposarsi con milleottocento? Dove va a abitare? In un campo nomadi?... Quanto?... Due o trecento mila, solo centomila, soltanto la sofferenza morale vale tanto, ci siamo capiti? La sofferenza morale da sola le frutta centomila. Ok, domani lei va a trovare questo dottore, è il migliore, è uno capace di trapiantare un cuore coi guantoni da boxe. (Harry) [al telefono con Emmett Gorgon]
- No tesoro, ci credo che sei finita dentro per adescamento, non puoi andare da uno sbirro e offrirgli di fargli un lavoretto per cinquanta dollari. Non sei mica un idraulico. (Harry) [a una prostituta]
- Te lo giuro sugli occhi di mio nonno cieco dalla nascita. (Harry)
- Harry, tu la conosci la legge di Murphy? Tutto quello che può andar male, alla fine va male. Quella legge era dedicata alla gente come te. (Peck)
- Voi mi conoscete? Io sono conosciuto nel mondo della boxe, ma in un aeroporto, o in un albergo o magari in un bordello, io sono un signor nessuno, uno come tanti. È per questo che la porto sempre con me... American Express: mai uscire di casa senza. (Harry)
- Tu sei come una freccia in cerca di bersaglio. (Helen)
- Hanno buttato via lo stampo di quelli come te. (Harry)
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Harry: Ok, riempio questo, glielo risbatto qua, le do un assegno di quattro e cinquanta, e faccio una società, ed è fatta. Sono un organizzatore.
Impiegata: Prima prendiamo informazioni, se è nullaosta, è fatta.
Harry: Informazioni su di me? Sul mio passato? Perché io ce l'ho un passato, roba come servizi segreti, CIA. Non so se le permetteranno l'accesso. Birmania, Macao, c'è di mezzo il controspionaggio, roba top-secret. Che nome devo dare alla mia società?
Impiegata: Produzione stronzate.
Harry: Produzione stronzate? Vuol vedere le cicatrici? No, non gliele faccio vedere. Gabbie di tigri, imboscate notturne, eh... Produzione stronzate, produzione stronzate. Ci penserò su. Lei è sposata? Prenderò io informazioni su di lei. Produzione stronzate, non è male.
- Helen: Ma dove li trovi venticinquemila dollari?
Harry: Dove?
Helen: Dove?
Harry: Li vinco a un quiz televisivo. Come ha fatto Edison a inventare la lampadina? Si è fatto venire un'idea luminosa. [barzelletta]
- Al: Come va la salute? Be' grazie a Dio... salvo che per una cosa...
Harry: Quale?
Al: Sì, insomma ogni volta che... Ma tu quanti anni hai?
Harry: Non ti si addrizza più bene, eh? Ma che cavolo ci fai quaggiù, qui stai in culo alla luna. Tu sei di New York, io ti ho guardato, sembri uno di quarantasette anni. Hai intenzione di agganciare una vecchia gallina con un conto in banca, farti la fettina tutte le sere, guardare la TV, andare dal dottore a farti fare una protesi a pompetta per l'uccello, giocare a carte con dei rincoglioniti? Lascia perdere Grossman, questa è l'ultima fermata prima del campo santo!
- Harry: Tu mi credi buono di cuore?
Helen: Lo sei.
Harry: È vero sai.
Helen: Lo sapevo.
Harry: Ma ne sei convinta?
Helen: Sì.
Harry: Che puttana!
- Harry: Ti devo parlare?
John Dugan: Non si può.
Harry: Non si può, non si può... Che roba è questo non si può, un piatto cinese?
- John Dugan: Ti stai sposando Harry?
Harry: Non esattamente.
John Dugan: L'avevo immaginato. Non ti farei mai da testimone. Neanche ci stiamo simpatici.
Harry: Io sono pazzo di te, sei tu che soffri di autosuggestione.
- Harry: Sempre il solito stronzo.
John Dugan: Si sì, tra simili ci riconosciamo.
- Harry: Prendete la zuppa fatta in casa. È molto buona, e ordinatene una anche per me.
Compagna di Al: Fatta in casa? In casa di chi?
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