La guerra di Charlie Wilson

film del 2007 diretto da Mike Nichols

La guerra di Charlie Wilson

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Titolo originale

Charlie Wilson's War

Lingua originale inglese
Paese Usa
Anno 2007
Genere drammatico
Regia Mike Nichols
Sceneggiatura Aaron Sorkin
Produttore Tom Hanks
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La guerra di Charlie Wilson, film statunitense del 2007 di Mike Nichols con Tom Hanks e Julia Roberts.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Sono nella compagnia da 24 anni! Sono stato piazzato in Grecia per 15! Papandreou avrebbe vinto le elezioni se non avessi aiutato la giunta a farlo prigioniero! Ho consigliato e armato l'esercito ellenico! Ho neutralizzato campioni del comunismo! Ho passato gli ultimi 3 anni a imparare il finlandese!!! Che ti serve a tanto qui in Virginia! E sono stato anche capo marmotta. Perciò voglio sapere come mai non diventerò il capo della base di Helsinki. (Gust Avrakotos)
  • Vorrei prendere un attimo per esaminare i vari modi in cui sei un escremento. (Gust Avrakotos)
  • La mia lealtà? Sono 24 anni che la gente cerca di uccidermi. Gente che sa come fare. Ora, pensi che sia perché mio padre era un greco che faceva bevande gassate o perché sono una spia americana?! Va a farti fottere, moccioso del cazzo! (Gust Avrakotos)
  • [Riferendosi a Muhammad Zia-ul-Haq che aveva deposto il Primo Ministro Zulfikar Ali Bhutto.] Sei arrivato al capolinea quando chi ti dice che hai difetti caratteriali ha impiccato il suo predecessore in un golpe militare. (Charlie Wilson)
  • Harold Holt è un gran cazzone, deputato, ha la puzza al naso, è un pagliaccio, è un pessimo capo base. Non voglio parlare male di lui.. ma ci farà ammazzare tutti quanti! (Gust Avrakotos)
  • Finché la stampa vede sesso e droga dietro la mano sinistra puoi piazzare sei portaerei dietro la destra e nessuno nota un cazzo. (Gust Avrakotos)
  • Ti voglio bene Charlie, ma tu sei un uomo fatto che non ha ancora imparato a guardare da entrambi i lati quando attraversa la strada! (Zvi)
  • Queste cose sono accadute. Sono state gloriose e hanno cambiato il mondo... e poi abbiamo scazzato il finale. (Charlie Wilson)

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Larry Liddle: Signorina, a me sembra guardandomi intorno che qui ci lavorano solo donne, e che sono tutte molto belle. E'una cosa normale?
    Segretaria: Be', il deputato Wilson usa un'espressione, lui dice: "puoi insegnare loro a battere a macchina ma non a farsi crescere le tette".
  • Charlie Wilson: Che piacere sentirti, posso richiamarti tra un pochino?
    Joanne Herring: Hai Ronald Regan in camera da letto?
    Charlie Wilson: No...
    Joanne Herring: Sono senza dubbio più importante di chiunque ci sia.
  • Henry Cravely: Allora, so che ti è stato difficile venire qui a testa bassa; non è così che sei stato... educato, credo sia la parola adatta. Non è così che sei fatto. Lo capisco bene, non sto cercando di umiliarti o di fartela pagare in qualche modo perciò chiedi scusa e basta. Lo chiameremo "acqua sotto la diga"; e ognuno per i fatti suoi.
    Gust Avrakotos: Scusa, ma che cazzo dici?
    Henry Cravely: Come?
    Gust Avrakotos: Ma di che cazzo stai parlando?
    Henry Cravely: Clair George ha detto che venivi qui a chiedere scusa.
    Gust Avrakotos: No, io dovevo venire perché tu chiedessi scusa a me.
    Henry Cravely: Secondo chi?
    Gust Avrakotos: Clair George.
    Henry Cravely: Tu mi hai mandato a farmi fottere, e io dovrei chiedere scusa a te??
    Gust Avrakotos: E poi l'acqua scorre "sopra una diga e sotto un ponte", scolaretto fighettino.
  • Henry Cravely: Per Helsinki mi serve qualcuno con capacità diplomatiche, e tu non ne hai.
    Gust Avrakotos: Ah, è così?
    Henry Cravely: È così, e non so perché Diavolo non ti ho licenziato quando mi hai spaccato la vetrata!
    Gust Avrakotos: Oh, certo che lo sai, Cravely!
    Henry Cravely: Senti, Gust...
    Gust Avrakotos: Ti scopi la fidanzata di Roger, e sai che lo so.
    Henry Cravely: I-io non voglio onorarti neanche di una risposta...
    Gust Avrakotos: Sì, tu "onori" lei nel culo al Jefferson Hotel, stanza 1210, ma ti voglio chiedere: i tremila agenti che Turner ha licenziato era perché anche loro mancavano di capacità diplomatiche?
    Henry Cravely: Ti riferisci all'Ammiraglio Stansfield Turner?
    Gust Avrakotos: Sì, i tremila agenti. Ognuno di quei disgraziati, americano di prima o seconda generazione, è perché mancavano di capacità diplomatiche anche loro? O per Turner non era una buona idea avere spie che sanno parlare la stessa lingua della gente che spiano, cazzo?!
    Henry Cravely: Be', mi dispiace, ma non puoi biasimare il Direttore per aver discusso la lealtà verso l'America di persone che a stento sono Americane, per dirne una!
    Gust Avrakotos: Vorrei prendermi un attimo per esaminare i vari modi in cui sei un escremento.
  • Joanne Herring: Si può sapere perché il Congresso dice una cosa e poi non fa niente?
    Charlie Wilson: Per tradizione per lo più...
  • Joanne Herring: Perché la CIA conduce una guerra finta in Afghanistan?
    Charlie Wilson: Loro fanno il possibile.
    Joanne Herring: Lo fanno malissimo.
    Charlie Wilson: La CIA sta rifornendo i Mujaheddin. Dove credi che prendano le armi?
    Joanne Herring: Li arma con i 12,7 mm Dishuka; il che sarebbe ottimo, solo che i sovietici hanno espressamente corazzato gli elicotteri Hind per resitere ai proiettili dei 12,7. Abbiamo venduto al Pakistan gli F-16, ma non gli abbiamo dato il radar "Look-down/Shoot-down". Se fosse una guerra vera, verrebbe emesso un rapporto che delinea la minaccia comunista come si fece nel Salvador. Se fosse una guerra vera, ci sarebbe una commissione nazionale bipartisan sull'Afghanistan guidata da Henry Kissinger come fecero per il Centro America. Se fosse una guerra vera, il Congresso allora autorizzerebbe 24 milioni di dollari per operazioni segrete come avete fatto in Nicaragua. Se fosse una guerra vera.
  • Charlie Wilson: Come sarebbe "lui [Harold Holt] non cerca di sconfiggere i sovietici"?
    Gust Avrakotos: Be', vuole dissanguarli. Ripagarli per il Vietnam, continuare a fargli inviare truppe e denaro, truppe e denaro finché non gli si fotte il cervello come è stato per noi.
    Charlie Wilson: Vuole dirmi che la strategia degli U.S.A. in Afghanistan è che gli afghani affrontino le mitragliatrici finché i russi non finiscono i proiettili??
    Gust Avrakotos: È la strategia di Harold Holt, non quella degli U.S.A.
    Charlie Wilson: Qual è la strategia degli U.S.A. in Afghanistan?
    Gust Avrakotos: In senso stretto non l'abbiamo, ma noi ci stiamo lavorando.
    Charlie Wilson: Noi chi?
    Gust Avrakotos: Io e altri tre tizi.
  • Zvi: Arriviamo al nocciolo della questione: tu vuoi che io spinga Israele verso un sodalizio con l'Egitto, il Pakistan e l'Afghanistan...
    Charlie Wilson: E l'Arabia Saudita.
    Zvi: .... Be', giusto un paio di problemini intravedo, di primo impatto!
  • Gust Avrakotos: Ehi, Joanne. Posso Chiamarla Joanne? Dovrà vestirsi molto più modestamente quando saremo al confine.
    Joanne Herring: Be', la ringrazio però io sono appassionatamente coinvolta nella causa afghana da tre anni, ci sono stata molte volte.
    Gust Avrakotos: Va bene, allora andrò a farmi fottere.
    Joanne Herring: Non sono facile da sconvolgere, signor Avrakotos.
    Charlie Wilson: Sapevo che voi due avreste legato subito...
  • Joanne Herring: Che problema ha con me, lei?
    Gust Avrakotos: Sa, ho trovato che nel mio campo quando la gente che si gira i pollici si dà alla politica comincio a dimenticarmi a chi dovrei sparare.
  • Gust Avrakotos: Tu la conosci la storia del maestro zen e del bambino? C'è un bambino che per il suo quattordicesimo compleanno riceve un cavallo, e tutti nel villaggio dicono: "Che meraviglia, ha ricevuto un cavallo!", e il maestro zen dice: "Vedremo". Due anni dopo cade da cavallo e si rompe una gamba, e al villaggio dicono: "È terribile" e il maestro zen dice: "Vedremo". Poi scoppia la guerra e tutti i giovani devono andare a combattere tranne il ragazzo che ha la gamba ridotta male e tutti al villaggio dicono: "Che meraviglia"... E il maestro zen dice...
    Charlie Wilson: "Vedremo".
    Gust Avrakotos: Allora l'hai capita.
    Charlie Wilson: No, Gus, no perché sono stupido.
    Gust Avrakotos: Non sei stupido, sei solo al congresso.
  • Charlie Wilson: Un milione di dollari per ricostruire le scuole!
    Partecipante: Oh merda, Charlie! Sembra il deputato di Kabul!
    Charlie Wilson: Mi avete sentito quando ho detto un milione e non un miliardo? Per ricostruire le scuole!?
    Partecipante: Sì ti abbiamo sentito tutti, perfino nel Delaware.
    Charlie Wilson: Spero tanto di non seccarti Bob, è l'ultima cosa che vorrei fare.
    Partecipante: Ascolta, ero con il presidente la scorsa settimana, sai cosa ha detto "Afghanistan? Continua ancora?"
    Charlie Wilson: Beh è così, metà della popolazione è al di sotto dei 14 anni, metà della popolazione! Pensate a quanto cazzo è pericolosa la cosa! Torneranno a casa e troveranno le famiglie uccise e i loro villaggi distrutti col napalm...
    Partecipante: E noi abbiamo aiutato ad uccidere quelli che l'avevano fatto!
    Charlie Wilson: Sì ma loro non lo sanno Bob. Perchè non ricevono a casa il New York Times e anche se lo ricevessero era un'operazione segreta! Te lo ricordi? Questo è quello che facciamo sempre! Noi arriviamo con i nostri ideali e cambiamo il mondo! E poi ce ne andiamo. Sempre. Ma quella palla però continua a rimbalzare! Abbiamo speso miliardi, adesso spendiamo un milione sulla legge 118. E ricostruiamo una scuola!
    Partecipante: Charlie! A nessuno frega un cazzo di una scuola in Pakistan!
    Charlie Wilson: Afghanistan...

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