La gatta sul tetto che scotta
film del 1958 diretto da Richard Brooks
La gatta sul tetto che scotta
Paul Newman e Elisabeth Taylor in una scena del film
Titolo originale |
Cat on a Hot Tin Roof |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1958 |
Genere | drammatico |
Regia | Richard Brooks |
Soggetto | Tennessee Williams (dramma teatrale) |
Sceneggiatura | Richard Brooks, James Poe |
Produttore | Lawrence Weingarten |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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La gatta sul tetto che scotta, film statunitense del 1958 con Paul Newman e Elizabeth Taylor, regia di Richard Brooks, tratto dall'omonimo dramma teatrale di Tennessee Williams.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- In casa mia parlo come mi pare, e se a qualcuno qui non sta bene, può anche andare a farsi impiccare! (Harvey)
- Odio i ficcanaso, mi danno il vomito. (Harvey)
- [Al figlio Brick] Lo sai che tua moglie è fatta molto meglio di quella di Gooper? (Harvey)
- Una sola cosa non puoi comprare, né in Europa né in nessun altro posto: la vita, una volta finita, non la puoi ricomprare. (Harvey)
- [Alla cognata May] Dimmi un'altra spiritosata e non solo ti sputo in un occhio, ma te li faccio neri tutti e due. (Maggie)
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Brick: Ma che cosa vuole una gatta in bilico su un tetto che scotta?
Maggie: Resisterci sopra il più a lungo possibile, credo.
- Brick: Ma lo capisci o no che non voglio la tua azienda e i tuoi soldi? Non ho voluto mai niente, io volevo solo un padre. Un padre, non un padrone. Volevo solo il tuo bene.
Harvey: E te ne voglio.
Brick: No. Tu non ne vuoi a nessuno, nemmeno a mamma.
Harvey: È falso. L'ho amata, le ho sempre dato tutte le cose che ha voluto!
Brick: Cose! Delle cose le hai dato: una casa, viaggi in Europa e [indicando la quantità di cose ammassate in cantina] questo. Anche i gioielli erano solo cose, papà, non amore.
- Brick: Sono un ubriacone fallito. Sul mercato non valgo nemmeno un funerale di terza classe.
Harvey: E tu e Gooper e gli altri date la colpa a me, vero?
Brick: No, papà. È solo che... ci conosciamo da sempre e siamo due estranei.
- Harvey: Io ho il coraggio di morire. Quello che voglio sapere è se hai tu il coraggio di vivere.
Brick: Non lo so.
Harvey: Proviamo. Cominciamo con l'aiutarci a salire queste scale.
- Maggie: Il temporale ha fatto molti danni?
Harvey: Di quale temporale parli? Di quello fuori, o di quello che si è scatenato qui dentro?
- Maggie: È ora che le faccia anche io il mio regalo, e ho una notizia da darvi.
May: E che notizia sarebbe?
Maggie: L'annuncio di una vita che comincia. Nascerà un bimbo, figlio di Brick e di Maggie "La Gatta". Ho un figlio di Brick dentro di me, questo è il regalo che le faccio.
[...]
Ida [commossa, abbracciando la nuora]: Grazie, grazie.
Harvey [guardando Maggie negli occhi]: Sì, lo giuro. Questa ragazza ha in corpo la vita.
- Brick [in piedi sulle scale, rivolto a May, che lo accusa di non avere rapporti con la moglie, mentre la moglie, Maggie, ascolta dal salotto]: Cara cognata, non tutti in amore sono rumorosi quanto voi due. [...] Hai sentito che ha detto papà. "Questa ragazza ha la vita in corpo." [...] È la verità del coraggio, e Maggie ne ha. Del coraggio disperato, e Maggie ne ha tanto. [...] [Alzando la voce, per farsi sentire dalla moglie] Maggie!
Maggie [commossa]: Sì?
Brick: Vieni su.
Maggie [sorridendo]: Sissignore!
- Maggie: Grazie di avermi aiutata e di avermi sostenuta nella mia bugia.
Brick: È finita con le bugie e i bugiardi, in questa casa. Chiudi a chiave.
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