La fabbrica delle mogli (film)

film del 1975 diretto da Bryan Forbes

La fabbrica delle mogli

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Lockwood–Mathews Mansion, luogo dell'associazione riservata agli uomini

Titolo originale

The Stepford Wives

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1975
Genere fantascienza, thriller
Regia Bryan Forbes
Soggetto Ira Levin (romanzo)
Sceneggiatura William Goldman
Produttore Edgar J. Scherick
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La fabbrica delle mogli, film del 1975, regia di Bryan Forbes.

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Cucina bene tanto quanto è bella, Ted.
She cooks as good as she looks, Ted.[1] (Walter) [a Ted, parlando di sua moglie]
  • [A casa Eberhart] Oh, una cucina sottosopra! Ah, che cosa confortante! È come a essere a casa propria! Solo che la mia è ancora più incasinata: non hai ancora delle meravigliose macchie di unto per caratterizzare a dovere tutti i muri. (Bobbie)
  • Porto sempre due cose con me: tampax e ricariche, anche se qualcuno potrebbe pensare male. (Bobbie)
Two things I always carry: Tampax and Ring Dings. And I don't even wanna think what that means.
  • Non riesco a capire questa città. Si direbbe che le domestiche sono state dichiarate illegali e la massaia con la casa più lustra avrà in premio Robert Redford. (Bobbie)
  • L-lo sapeva? Io mi occupo di... di linguaggio. F-fonetica. Forse potremmo pa-pa-pa-parlarne una volta. (Claude) [balbettando]
  • [...] tutto è così perfetto, perché non mi piace? In sostanza, non trovo da fare critiche, dovrebbe piacermi. Eppure non mi piace. Non me lo spiego. (Joanna)
  • Non sarò contenta finché non avrò quella ricetta. (Carol) [frase ripetuta mentre è in tilt]
  • Se mi obbligassero a scusarmi tutte le volte che alzo il gomito passerei la vita andando in giro a dire: "Mi dispiace! Mi dispiace! Mi dispiace!" (Bobbie)
  • Neanch'io sono felice.
I'm not happy either. (messaggio) [scritto da Raymond e destinato a Joanna]
  • Tu pensi che gli uomini qui siano stupidi? Be', io penso che lo siano anche le donne! (Walter) [a Joanna]
  • Dovrei chiederti se vuoi tenere i bambini e il cane in modo che possa andarmene per il weekend. Il nostro weekend annuale al Plaza! È per celebrare quella volta che ha portato un'opinabile vergine a teatro e poi in camera sua! (Bobbie)
  • Come hai potuto fare una cosa simile? Come hai potuto fare una cosa simile? Come hai potuto fare una cosa simile? Proprio mentre ti stavo dando il caffè. Proprio mentre ti stavo dando il caffè. Proprio mentre ti stavo dando il caffè. Credevo che fossimo amiche. Credevo che fossimo amiche. Proprio mentre ti stavo dando il caffè.Proprio mentre ti stavo dando il caffè. Credevo che fossimo amiche. Credevo che fossimo amiche. Credevo che fossimo amiche. Come hai potuto fare una cosa simile? Credevo che fossimo amiche. (Bobbie (androide)) [in tilt, facendo cadere a terra le tazze e versando il caffè]
  • Senti, pensaci sotto un altro punto di vista: non ti piacerebbe avere un essere perfetto che ti aspetta a casa, che ti ammira, ti serve, che impazzisce sempre per te malgrado i guasti del tempo? (Diz)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Kim [riferendosi a un uomo che trasportava un manichino]: Papà, sai, ho visto un uomo che portava una signora nuda.
    Walter: È per questo che andiamo a Stepford!
  • Walter: Vuoi dire che quel tizio le si è avvicinato dal di dietro e le ha messo le mani sulle tette? Ma come ha fatto esattamente? Ha fatto così... [la tocca]
    Joanna: Ma! Walt!
    Walter: [la tocca di nuovo] ...oppure ha fatto così?
    Joanna: Mi fai venire delle idee!
    Walter: Sto solo cercando di accertare i fatti. Deformazione professionale.
    Joanna: Ossessione sessuale, vorrai dire. Stepford ti fa un brutto effetto.
    Walter: Sai, mi piacerebbe inaugurare ogni stanza prima di finire di pagare il mutuo.
  • Bobbie: Che cosa vi ha fatto scegliere Stepford?
    Joanna: Non sono stata io a scegliere, è stato Walter.
    Bobbie: Ah, ci avrei scommesso. Dave è stato attirato dai prezzi delle case: quando sono in rialzo si alza a anche a lui!
  • [Parlando dell'associazione riservata agli uomini]
    Joanna: Cosa credi che facciano tra loro?
    Bobbie: Mah, guarderanno un film porno ricordando i bei vecchi tempi.
    Joanna: Quali bei vecchi tempi?
    Bobbie: Quelle in cui Playboy era il non plus ultra per le seghe.
  • Diz: Mi piace guardare le donne mentre fanno i lavori di casa.
    Joanna: Allora vive nella città giusta.
  • Diz: Una volta lavoravo a Disneyland.
    Joanna: Dici davvero?
    Diz: Dico sul serio. Non mi crede?
    Joanna: No.
    Diz: Perché?
    Joanna: Non mi sembra proprio il tipo d'uomo a cui piace divertire gli altri.
  • [Bobbie entra in casa Cornell]
    Joanna: In genere si usa un altro metodo: si chiama "bussare".
    Bobbie: Oh, lo trovo futile! Preferisco la tecnica del carrarmato!
  • Bobbie: Se svegliassimo le coscienze e raggruppassimo le donne ti uniresti?
    Charmaine: Cosa?
    Bobbie: Risvegliare la solidarietà delle donne.
    Charmaine: Per puttaneggiare in libertà? [...] Non potete immaginare quello che vorrebbe impormi Ed. Se fosse per lui andrei con le mutande di bandone!
    Bobbie: E poi?
    Charmaine: E magari coi rinforzi di acciaio!
  • Joanna: Forse lei potrebbe convincerla. E convincere Kit. Se loro trovano tempo per me, io potrei trovarlo per lei.
    Claude: Qu-questo non è una... specie di ricatto, Joanna?
    Joanna: Senso degli affari. Quello che ha fatto grande questo paese.
  • Kit: È davvero buono questo Eco Spray?
    Marie: Chiedi se è buono?! "Se il tempo è vostro nemico, Eco Spray vi fa diventare amici!" Questo è quanto posso dirti. È così efficace che se mai io diventassi famosa, e Eco Spray mi chiedesse di fare la pubblicità, io la farei di corsa, anche gratis la farei! Tanto per dirvi quanto è buono!
    Bobbie [tra sé e sé, con disprezzo]: Mh, che stiratrici!
  • Bobbie: Sai, ho fatto qualche ricerca, ci ho pensato parecchio e se adesso quello che ti dirò ti sembra pazzesco, non metterti a ridere o giuro che ti picchio!
    Joanna: Va bene.
    Bobbie: Ti ricordi di aver sentito parlare dei tranquillanti del Texas? [...] Trattava del perché ci sono pochissimi omicidi a El Paso. Questo scienziato sostiene la teoria che c'è qualcosa nell'acqua di El Paso, capisci? Proviene da sorgenti profonde. Dev'esserci qualche sostanza sedativa dentro. [...] Dallas è grande appena due volte El Paso, ma quell'anno vi furono duecentoquarantadue omicidi a Dallas, e soltanto tredici a El Paso. Joanna... Joanna, io credo che ci sia qualcosa qui a Stepford. Qualcosa nell'acqua che ci fa diventare perfette donne di casa, una specie di droga o che so io! Charmaine è cambiata, Carol Van Sant è cambiata e così tutte le mogli dei soci del club!
    Joanna: Be', suppongo che sia possibile.
    Bobbie: Per me non sono coincidenze. [Bobbie e Joanna viaggiano in auto] Guarda tutte quelle fabbriche, aggeggi elettronici, computer, ordigni aerospaziali, altri apparecchi e non so che, ancora. Buttano tutti i loro rifiuti nel fiume che scorre nei pressi di Stepford e così arrivano a noi. [camminano in un campo] Ogni giorno che passa mi sento più spaventata, non vedo cosa ci sia di impossibile nella mia teoria.
    Joanna: Va bene, allora perché non scriviamo all'Istituto Chimico Statale, che vengano a controllare l'acqua nei serbatoi.
    Bobbie: Ah, gli istituti statali! Io c'ho lavorato, Joanna, e ti dico che nella migliore delle ipotesi faranno in modo di perdere la lettera se saremo tanto ingenue da scriverla! Fanno dei corsi per imparare a perdere tempo!
  • Bobbie: Le donne a Stepford amano solo i lavori di casa e io pensavo che nell'acqua potesse esserci qualche cosa.
    [...]
    Raymond: Posso assicurarle che non c'è niente che spinga a lavorare. Se ci fosse lo scoprirei, guadagnerei una barca i milioni, vincerei il premio Nobel e mi darei all'ozio!
  • Joanna: Voglio... che da qualche parte un giorno qualcuno guardi una foto e dica: "Ehi, ma questa qui mi sembra Ingles!" Ingles era il mio nome da ragazza. Ecco, voglio diventare qualcuno.
    Gallerista Atkinson: È quello che vogliono tutti.
  • Walter: Tu... tu devi consultare qualcuno, farti aiutare, andare da uno psichiatra!
    Joanna: Ma io sto bene, non ho bisogno di psichiatri!
    Walter: Già, tu dici di star bene, ma io vorrei sentire l'opinione di qualcun altro perché non ho proprio voglia di andare a stare a Eastbridge e dopo quattro mesi sentire dalla scollata della famiglia che dobbiamo traslocare perché non le paice come le vicine tengono la casa!
  • [Seduta dalla psicologa]
    Joanna: Credo che ci siano di mezzo gli uomini.
    Psicologa: Quali uomini?
    Joanna: Tutti quelli... Tutti quelli dell'associazione. Mio marito e... e tutti gli altri. Le donne appena arrivano a Stepford non sono maniache dei lavori di casa, capisce? Cambiano dopo che sono arrivate. Penso che siano proprio gli uomini a farle cambiare!
    Psicologa: E come fanno?
    Joanna: Non lo so. Loro... loro... Oh! Oh, Gesù! È così orribile! Se ho... se ho torto sono una pazza e se ho ragione... e se ho ragione è ancora peggio! Io non so cosa fanno esattamente. Loro fanno dei ritratti a tutte noi e registrano le nostre voci e tutte le donne sono molto graziose. C'è un uomo, anzi un ometto, che ha una farmacia... una vera nullità, uno sgorbio, mentre sua moglie è la fine del mondo e... e una volta mi è successo di sentirli mentre facevano l'amore e lei si comportava in modo incredibile, come se... se fosse un superdotato! Charmaine è cambiata dopo quattro mesi, ha distrutto il suo campo da tennis e Bobbie, anche lei è cambiata dopo quattro mesi e quello che mi terrorizza è che anch'io abito a Stepford da quattro mesi e non so cosa succederà, ma so che qualcosa non va e ora tocca a me!
    Psicologa: Lei è spaventata. Riesce a dormire? Di questo possiamo prenderci cura. Ci vedremo spesso e lei potrà parlare a suo agio. Sfortunatamente devo andar via per un paio di giorni, si tratta di cose che non posso rinviare. Quando tornerò riprenderemo il discorso.
    Joanna: No!
    Psicologa: Non vuol parlarne o cosa?
    Joanna: Non ci sarò più – lo vuole capire? – quando tornerà! Succederà qualcosa prima che torni! Non mi chieda spiegazioni, ma lo so! Ci sarà qualcuna col mio nome che cucinerà, lustrerà i pavimenti, ma non farà più foto e comunque non sarò più io! Sarà... sarà come uno di quei pupazzi di Disneyland!
  • Diz: Non è quello che immagini, è solo un altro modo di essere. Entra in quest'ordine di idee e vedrai che tutto andrà bene.
    Joanna: Perché?
    Diz: "Perché?" Perché possiamo. Abbiamo il modo di farlo ed è perfetto. Perfetto per noi, perfetto per voi.

Explicit modifica

[Le mogli di Stepford passano tra i corridoi del supermercato salutandosi a vicenda]
Charmaine: Ciao Mary Ann.
Mary Ann: Ciao Charmaine.
Moglie: Non ti so dire perché, ma vorrei andarmene di qui.
Marito: Ma se siamo arrivati appena da due mesi.
Moglie: Sì, hai ragione, ma non posso farci niente.
Marito: Qui non sono razzisti, nessuno ci tratta male...
Moglie: Sì...
Marito: Perché?
Moglie: Sì, lo so...
Marito: Allora?
Moglie: Forse ti sembro pazza, ma stavo meglio in Alabama.
Marito: Forse lo sei davvero. Non siamo mai stati bene come qui. Aria buona, tasse ragionevoli, buone scuole per i bambini...
Charmaine: Ciao Marie.
Marie: Ciao Charmaine.
Charmaine: Ciao Carol.
Carol: Ciao Charmaine.
Patricia: Ciao Carol.
Carol: Ciao.
Carol: Ciao Bobbie.
Bobbie: Ciao Carol. Come stai?
Carol: Oh, sto bene.[2]
Joanna: Ciao Bobbie.
Bobbie: Ah, ciao Joanna. Come stai?
Joanna: Bene, grazie. Tu?
Bobbie: Bene, grazie. I bambini?
Joanna: Stanno bene. E i tuoi?
Bobbie: Bene, grazie.

Citazioni su La fabbrica delle mogli modifica

  • Gli elementi satirici e sociologici si mescolano con sapienza a quelli horror, contribuendo a creare un incubo realistico che materializza cinicamente l'ideale del maschilismo. (Rudy Salvagnini)

Frasi promozionali modifica

  • Sta succedendo qualcosa di strano nella cittadina di Stepford. Qui dove gli uomini di notte fanno cose segrete. E ogni donna si comporta come se fosse la donna perfetta che ogni uomo sogna. Qui dove una giovane donna osserva il sogno divenire incubo. E vede che l'incubo ha catturato il suo migliore amico. E realizza che in quel momento, in quel preciso attimo – è arrivato il suo turno.
Something strange is happening in the town of Stepford. Where the men spend their nights doing something secret. And every woman acts like every man's dream of the "perfect" wife. Where a young woman watches the dream become a nightmare. And sees the nightmare engulf her best friend. And realizes that any moment, any second – her turn is coming.[3]

Note modifica

  1. Frase non doppiata in italiano.
  2. Frasi non doppiate in italiano. Nella versione originale in inglese:
    – Hello Marie.
    – Hello Charmaine.
    – Hi Carol.
    – Hi Charmaine.
    – Hello Carol.
    – Hi.
    – Hi Bobbie.
    – Hello Carol. How are you?
    – Oh, I'm fine.
  3. Dalla locandina in inglese. Cfr. La fabbrica delle mogli (1975), IMDb.com

Voci correlate modifica

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